Enel, la corsa di profitti e cedola «Mercato libero più lontano»
MILANO Il contesto del mercato elettrico «permane sfidante», dice l’amministratore delegato di Enel Francesco Starace. Ma corrono utili e dividendo nel 2017 «al di sopra dei target di piano»: il colosso elettrico ha chiuso lo scorso anno con ricavi a 74,6 miliardi e un utile netto ordinario pari a 3,7 miliardi, «in crescita di oltre il 14% — ha sottolineato Starace — e un incremento nella remunerazione agli azionisti del 32%». Il dividendo proposto è di 0,237 euro per azione. Il margine operativo lordo si è attestato a 15,6 miliardi.
Italia e Sudamerica trainano i ricavi del colosso elettrico che ha nelle rinnovabili «il motore della crescita, con oltre 3GW di capacità aggiuntiva registrata nel 2017, principalmente in Sud America e negli Stati Uniti». La geografia dei ricavi mette in testa l’italia, che rappresenta in assoluto il principale mercato con un fatturato di 38,7 miliardi (+4,7%). Bene il Sud America con una crescita del 22,2% e anche le performance in Spagna (+5,5%), dove il gruppo non sta guardando a opportunità di grandi acquisizioni per Endesa, anche se «forse qualche acquisizione può avvenire — ha detto Starace — ma noi non saremo parte di fusioni o grandi acquisizioni».
Il nostro Paese è uno scenario in movimento, specie per quanto riguarda la fine del mercato di maggior tutela e la completa liberalizzazione del mercato elettrico prevista per luglio 2019: le probabilità di un rinvio «sono più alte di prima» per il numero uno di Enel, perché «c’è stato un chiaro vincitore che ha indicato di non considerare adeguata la soluzione trovata». Per Starace, comunque, «qualsiasi governo, o coalizione di governo, farà l’interesse della gente».
Il colosso elettrico, di cui il 23,6% è in mano al Tesoro, conferma gli obiettivi contenuti nel piano e un dividendo minimo di 28 centesimi nel 2018. Per Starace i risultati del 2017 «testimoniano l’efficace attuazione delle strategia del gruppo e la continua evoluzione del modello di business»: «La nostra flessibilità implicita nel modello integrato e diversificato — spiega in una nota — ci consentirà di continuare a generare una crescita sostenibile e valore a lungo termine». Lo scorso anno Enel ha investito circa 1 miliardo nella digitalizzazione delle reti e degli asset di generazione e ha proseguito nella semplificazione del gruppo.