Sms, foto, telefonate: cosa Facebook sa di me
Quattrocentoquattro megabyte. La mia vita digitale su Facebook — 9 anni, 6 mesi e 20 giorni — è tutta qui. In questo file compresso inviato da Menlo Park, California, poche ore dopo aver inoltrato la richiesta. Recuperando le informazioni, anche le più sensibili, anche quelle che avevo dimenticato o voluto dimenticare. Perché dentro c’è di tutto. Gli amici. I post. I messaggi privati. I film che ho voluto raccontare agli altri. Le canzoni ascoltate. I programmi e le serie seguiti. Le foto, tante foto. E i video. Persino quelli inviati in privato. Persino quelli rimossi. Amicizie nate e morte. Richieste inviate, ricevute, respinte o pendenti. Profili non più attivi. Persone non più in questo mondo.
È bene precisarlo. Non c’è nulla d’illegale nell’archivio di Facebook: siamo noi ad aver dato il consenso, preferendo un «sì» veloce e non leggersi le «Condizioni d’uso»: 4.025 parole, 27.066 caratteri.
L’iscrizione e gli amici
La mia vita digitale su Facebook — come certifica la sezione «Profilo» dell’archivio — inizia venerdì 5 settembre 2008 alle ore 15.51. Nove minuti dopo effettuo l’accesso. Alle 16.27 arriva il primo commento: «Leo su Facebook... e sono pure il primo a scrivere, che onore!», scrive Flavio che ai tempi insisteva molto per far provare il nuovo «sito».
In «Amici» nel primo elenco ecco gli 853 profili con i quali c’è ancora un rapporto digitale, partendo dall’ultimo legame creato. Seguono sette nomi che non hanno risposto alla mia richiesta di amicizia. Come io non ho accettato — o respinto — 41 inviti. Poi ci sono le 280 richieste rifiutate. E altri 178 legami «estinti».
I numeri
In «Info di contatto» arriva una prima sorpresa: l’elenco di tutti i numeri di telefono. Pescati dalla rubrica dello smartphone dopo aver dato l’ok al social network.
In realtà Facebook sembra memorizzare anche i dati delle telefonate e dei messaggi al di fuori della piattaforma. Almeno di chi ha i dispositivi con il sistema operativo Android e installato le app (in versione leggera) di Messenger e Facebook. Ad accorgersene tra i primi è stato il giovane neozelandese Dylan Mckay. Quando ha scaricato i dati dal sito ha visto che c’era pure l’elenco delle chiamate (effettuate, ricevute, perse) e degli sms. Lorenzo Borga, 22enne di Trento, studente di Economia e fact checker per il sito lavoce.info, conferma. Tra i 19 e 20 anni ha avuto un telefonino con sistema Android. «Al momento dell’installazione dell’app ricordo di aver dato l’ok alla sincronizzazione dei contatti». Risultato: quando un paio di giorni fa ha chiesto l’archivio a Facebook «nella sezione dei contatti ho visto l’elenco di chi mi aveva chiamato, chi avevo chiamato, a che ora, giorno e anno, per quanto tempo», racconta. La sensazione? «Non gradevole, anche perché ci tengo alla privacy e faccio attenzione alle
I «like»
Sono essenziali nel profilo ma non si trovano tra il materiale che viene inviato
attività online». Il colosso web sostiene che la memorizzazione — su approvazione esplicita dell’utente — è pensata per aiutare «a trovare e rimanere connesso con le persone a cui uno tiene». E assicura: «Non venderemo mai questi dati».
Il diario
Il salto nel passato su quello che ho scritto, pubblicamente, è un promemoria su quanto la sensibilità sulla privacy sia cambiata. Per esempio: gli auguri di compleanno sono passati da decine a quasi zero. Nel mezzo ho rimosso la data di nascita. In pubblico. Perché Facebook l’informazione la conserva ancora. Il «diario» però non aiuta a ricordare sempre. Peccato. Alle 22.39 del 7 ottobre 2008 avevo annunciato di aver «scoperto una cosa che rivoluzionerà il mondo».
Nel muro digitale non compaiono i «mi piace», valorizzati dalle società per capire i gusti individuali. «Sono però visibili nel “Registro attività” del profilo», fa sapere Facebook.
Le foto, i video, la posta
La sezione multimediale dell’archivio contiene tutto il materiale postato. Compreso quello cancellato. Che in un caso mi aiuta: ritrovo un file perduto. Nell’altro fa riemergere qualcosa che avrei preferito non rivedere. «Quando decidi di eliminare un contenuto lo rimuoviamo dal sito», precisa il social network. «Alcune di queste informazioni vengono eliminate in modo permanente dai server. Altri contenuti vengono cancellati solo quando elimini l’account in modo permanente».