Una commissione speciale per esaminare i conti pubblici
Camera e Senato si apprestano a costituire gli organismi: in arrivo il Def del governo uscente
Flat tax, reddito d’inserimento, «abolizione» o «superamento» della legge Fornero sulle pensioni. I partiti usciti vincitori dalle elezioni affilano le armi in vista del Documento di economia e finanza, la prima tappa della manovra di finanza pubblica del 2019, che il governo uscente si appresta a presentare in Parlamento. Sia la Lega che il M5S vogliono caratterizzare subito le scelte di bilancio, ma in questa fase non potranno andare molto oltre la definizione di obiettivi politici.
Di manovra vera e propria, compresa quella correttiva sul 2018 se ce ne sarà bisogno, si comincerà a parlare solo dopo la formazione del governo e della sua maggioranza.
A esaminare il Def saranno quasi certamente le Commissioni speciali che Camera e Senato si apprestano a costituire per l’esame degli atti urgenti di governo, come già accaduto a inizio legislatura nel 2013. Ci sono già una settantina di vecchi provvedimenti, tra decreti e decreti legislativi che attendono l’esame urgente del Parlamento, il Documento di economia e finanza arriverà subito dopo Pasqua.
Il governo uscente sta preparando un documento asciutto, limitato all’aggiornamento delle previsioni sull’economia, la finanza pubblica, la valutazione delle riforme già varate. E senza opzioni politiche per il futuro. Per il 2019 e il 2020 si indica un tendenziale di deficit molto basso, che dà però per scontato l’aumento dell’iva, che tutti i partiti hanno detto di voler evitare.
Non sarà facile perché il costo della sterilizzazione è molto elevato, 12,5 miliardi nel 2019 e 19 dal 2020, e si sommerebbe agli altri progetti proposti dai partiti in campagna elettorale. Sul Def, per giunta, ciascun partito potrebbe andare per proprio conto: difficile immaginare una risoluzione «di maggioranza» tra Lega e M5S che riesca a tenere insieme i programmi di Salvini e Di Maio.
La Lega punta sulla Flat tax, ipotizzata inizialmente al 15%, mentre i 5 Stelle hanno un’altra idea di riforma fiscale e spingono sul reddito di cittadinanza e gli investimenti pubblici. Entrambi criticano la riforma delle pensioni, ma se per la Lega l’abolizione della Fornero è una priorità, il M5S è più tiepido.
Il Def sarà poi ripreso in mano e riempito di contenuti, con l’indicazione delle varie misure di bilancio, dal nuovo esecutivo. Le cose, nel frattempo, non stanno andando male, ed il quadro dei conti non desta eccessive preoccupazioni. Le misure di contrasto all’evasione Iva, in particolare, funzionano bene, con un maggior gettito annuo di 1,2 miliardi di euro.
I compiti
Ci sono già circa 70 vecchi provvedimenti che attendono l’esame del Parlamento