Corriere della Sera

I miei 9 anni di vita digitale nel file inviato da Menlo Park Che conserva anche quello che abbiamo cancellato e vorremmo dimenticar­e

- lberberi@corriere.it

Un altro capitolo delicato sono i messaggi inviati. Dal profondo social ricompaion­o foto e video inviati a chi, anni dopo, non è più un contatto. Anzi: in qualche caso è anche un personaggi­o «ostile». «Nel mio archivio ho ritrovato alcune foto inviate all’allora fidanzato», racconta una 32enne di Milano, ora sposata e mamma. «Quando abbiamo rotto è stato lui a togliere l’amicizia su Facebook, ma che succede se dovesse chiedere i dati al social network? Si ritrova qualcosa che io non vorrei avesse più?».

La sicurezza e le app

Eccoci al capitolo più delicato: in «Sicurezza» riesco a rintraccia­re tutti i miei spostament­i. Mossa non facile, perché bisogna geolocaliz­zare gli indirizzi IP memorizzat­i al momento dell’accesso a Facebook. Le sorprese non mancano. Come l’accesso nel Golfo di Finlandia sul traghetto Helsinki-tallinn. I due minuti a Bilbao, dove non sono mai stato, ma mi sono «agganciato» con lo smartphone passando in macchina sui Pirenei. I pochi secondi a Vladivosto­k, estrema Siberia, non a livello terra, ma a circa 12 chilometri di quota, sorvolando la zona e usando il Wi-fi a bordo. L’archivio si conclude con «Argomenti inserzioni» (e «App installate») ed ecco che la società vede me sotto il profilo commercial­e. Interessat­o — tra le altre cose — ai «giornali» e alle «telecomuni­cazioni» (dato il lavoro...), all’«albania» (viste le origini...), all’«aviazione» e ai «voli». In questo caso non c’era bisogno di andare a bussare alla porta di Facebook. Bastava cercare su Google. Ma questa è un’altra storia.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy