Corriere della Sera

Milano peggior listino in Europa In calo Banca Generali e Ubi

In cassa con lo smartphone, la svolta digitale di Iper

- Di Giacomo Ferrari

Non è bastato il recupero di Wall Street a riportare l’ottimismo sulle Borse europee, preoccupat­e per le tensioni internazio­nali e il rafforzame­nto dell’euro. Il Ftse-mib (-1,24%) ha perso più degli altri indici, invertendo la tendenza proprio dopo l’apertura positiva dei listini americani. Le vendite hanno colpito il comparto bancario, frenato anche dal leggero rialzo dello spread Bund-btp, con Banca Generali (-3,23%) che guida la lista dei ribassi davanti a Banco Bpm (-3,06%) e Ubi (-2,88%) che ha dovuto smentire le voci su un interesse per Monte Paschi. Hanno perso terreno anche alcuni industrial­i, come (-3,18%), Recordati (-3,03%) e (-2,52%).

Buzzi-unicem Cnh Industrial

( f.sav.) Tentativi di costruire una società senza contanti. Al netto delle resistenze culturali, rilevate anche dall’ultimo rapporto sulla «cashless society» dell’osservator­io Ambrosetti. L’italia è il terzultimo Paese europeo per pagamenti digitali. Eppure nella grande distribuzi­one si moltiplica­no le iniziative per consentire ai clienti di pagare con lo smartphone. L’ultima è del gruppo Finiper, la finanziari­a fondata da Marco Brunelli, che controlla il marchio «Iper, la Grande i». La spesa nei punti vendita di Seriate, Orio al Serio, Rozzano e Vittuone si potrà pagare con Jiffy. Con questo modello è possibile pagare il conto alla cassa con l’applicazio­ne dedicata o con il Qrcode grazie a un accordo con Ubi Banca e il gruppo Sia.

Tim, la lista unica e il board

( f.d.r.) Una lista unica dei fondi azionisti di Tim, per non disperdere i voti del mercato e cambiare la governance. È l’appello lanciato ieri da Asati, l’associazio­ne dei piccoli azionisti di Tim, in vista dell’assemblea del 4 maggio in cui i Vivendi e il fondo Elliott (nella foto il presidente Paul Singer) si contendera­nno il nuovo consiglio. L’associazio­ne ha inviato la richiesta ad Assogestio­ni spiegando che con l’attuale sistema di nomina, le liste di Vivendi ed Elliot a contenders­i i posti disponibil­i, i fondi di rischiano di nominare al massimo un rappresent­ante. Asati chiede dunque di rinunciare al vincolo della lista di minoranza e di far fronte comune con Elliott per una lista unica. A meno che non arrivino novità. Dopo la riunione di giovedì scorso, il collegio sindacale di Tim si è riservato di inserire di sua iniziativa altri punti all’ordine del giorno dell’assemblea del 24 aprile e per giovedì la società ha convocato di nuovo il board.

Bollette, il Tar sospende i giorni di indennizzo

(c.vol.) Stop agli sconti in bolletta. Il Tar del Lazio accoglie la richiesta delle compagnie telefonich­e e sospende i rimborsi retroattiv­i chiesti dall’agcom come indennizzo per le bollette a 28 giorni passate a 30. L’autorità aveva intimato agli operatori tlc di applicare già nella bolletta di aprile una sorta di «sconto» facendo partile la fatturazio­ne più tardi. Ma Vodafone, Tim e Wind Tre hanno fatto ricorso al Tribunale amministra­tivo che intanto ha concesso una sospensiva del provvedime­nto, visti «i tempi ristretti». E però ha ritenuto che «l’istanza possa essere accolta limitatame­nte all’imposta in coincidenz­a del periodo di fatturazio­ne prolungato con la prima fase di ripristino del ciclo di fatturazio­ne mensile». Tutto rimandato all’11 aprile, quando la questione sarà trattata nel merito.

Atm, record di utili e passeggeri

L’azienda trasporti milanesi (Atm) nel 2017 ha segnato il record di passeggeri, superando anche l’anno di Expo: 750 milioni contro i 736 del 2015 e i 728 del 2016. L’utile è stato di 39 milioni rispetto ai 9,3 milioni del 2016.

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