Gazebo: «Torno a cantare e riporto in vita gli anni 80»
Per chi ha vissuto gli anni 80 in prima linea, ma anche per chi li ha sfiorati per questioni anagrafiche, «I Like Chopin» è qualcosa di più di una colonna sonora. Una canzone capace di sfuocare il resto della carriera di Paul Mazzolini, in arte Gazebo. «Diciamo che la gavetta l’ho fatta dopo».
Gazebo rimette fuori la testa in questo 2018 rappato ed elettronico e sceglie di farlo senza tradire le origini. Con «Italo By Numbers», una carrellata di classici dance made in Italy: da «People from Ibiza» di Sandy Marton a «Easy Lady» firmata Spagna, passando per «Self Control» di Raf. «Il ricordo degli anni 80 è sempre vivo in coloro che li hanno vissuti. Questo disco è una macchina del tempo che come nel film di Zemeckis permette di ritornare al futuro dove la musica era musica e le persone si incontravano dal vero».
Il singolo è l’unico inedito. «La Divina» è il primo esperimento di Gazebo con la lingua italiana («Non me l’ero mai sentita per una questione di pudore, da noi ci sono troppi giganti della voce», racconta). Un brano che ha una storia (vera) che nasce da un incontro casuale: «In giro per le strade di Roma, ho incontrato il vecchio barbone Alberto seduto sul predellino di una roulotte abbandonata. Quell’uomo era stato un brillante tenore e il mio maestro di canto. Mi disse che non era solo perché viveva con una gigantografia della Callas che ascoltava ogni giorno da una radiolina. Tornai il giorno dopo per portargli degli aiuti, non c’era più».
Forse si erano perse le tracce, ma Gazebo non aveva smesso con la musica. Con sette album alle spalle più svariate compilation, ha lavorato soprattutto nelle vesti di produttore di musica progressive e etnica, tra cori bulgari e orchestre balcaniche. «Non sono nostalgico, è che con lo spirito e i suoni degli Anni 80 non ho mai smesso di giocare. Oggi ascolto ogni genere, ho una grande passione per l’indie anglosassone. Arctic Monkeys e Franz Ferdinand mi riportano allo spirito post punk degli anni in cui debuttavo io».
Gazebo (con hashtag Ilikechopin) recentemente è diventato anche il titolo di una trasmissione cult di Zoro: «All’inizio la cosa mi divertiva. Poi ha creato confusione, i miei fan cercavano me e le mie canzoni e trovavano il programma tv e i suoi musicisti. Poi ad essere sinceri mi ha deluso che non mi abbiano mai invitato in studio».