Corriere della Sera

Bonucci e un pensiero che corre già a sabato «Contro la Juve sarà un’emozione unica»

Leo oggi sarà capitano: «Diamo ai nostri talenti occasioni per crescere»

- Paolo Tomaselli

LONDRA L’italietta che non segna più e non sa ancora che strada prendere per la risalita. L’inghilterr­a che segna poco, ma che oggi potrebbe fare il record di imbattibil­ità (bastano 65’ per arrivare a 602) che resiste dal 1973. Tutto vero, interessan­te e reso unico dall’aura mitica del maestoso Wembley. Ma sabato sera c’è Juventus-milan. E Leonardo Bonucci non ha alcun dubbio su cosa — tra il debutto nel tempio stasera da capitano e il ritorno per la prima volta allo Stadium da avversario — lo renda emozionato, teso, carico come tutti i tre leoni della bandiera della Federcalci­o inglese messi assieme: «La risposta è scontata — premette con onestà Bonucci — perché ho trascorso sette anni alla Juventus, ho vinto tanto e a livello personale sabato sarà una serata diversa: non è paragonabi­le a nessuna partita che ho giocato o che giocherò in futuro, per quello che mi lascerà dentro la testa e al cuore. Sarò contento di rivedere tanti ex compagni, con i quali ho gioito e sofferto: sarà una partita molto intensa a livello emotivo».

È brutto dirlo, ma l’italia e la sua rinascita possono attendere. Tutti saranno in campo sabato e anche per gli altri azzurri i pensieri principali vanno alla lotta scudetto o a quella per l’europa: questa vetrina internazio­nale così prestigios­a in realtà nel retrobotte­ga nasconde motivazion­i diverse, soprattutt­o rispetto a quelle degli avversari, che magari si giocano le ultime possibilit­à di rientrare fra i 23 convocati del Mondiale. Torneo che gli azzurri guarderann­o dal divano o dalla spiaggia: «E sarà dura — riconosce Leo, che a 31 anni è nel pieno della maturità — perché quello sarà il momento in cui realizzere­mo quello che è successo realmente. Fa male, perché un Mondiale ti dà qualcosa in più. Ma bisogna guardare avanti. E ripartire tutti uniti con pazienza e tanta voglia».

Anche un po’ di orgoglio non guasta, come quello di Lorenzo Pellegrini, che ha

detto di essere stanco di veder vincere gli altri. Bonucci sembra un po’ meno agguerrito: «Quello che ha detto Lorenzo mi ha fatto sorridere — spiega il difensore del Milan — perché a 22 anni serve questo entusiasmo. Ma dobbiamo essere attaccati alla realtà: siamo in un momento di profondo cambiament­o e tornare a vincere subito è molto difficile. Qui incontriam­o una Nazionale che ha saputo rifondarsi con giovani talenti che hanno già tantissima esperienza internazio­nale. Il paragone con i nostri da questo punto di vista non sta in piedi. E dobbiamo cogliere ogni occasione per farli crescere». Wembley è qui apposta. E non sembra un tipo geloso dello Stadium.

 ?? (Lapresse) ?? Esperienza Leonardo Bonucci, 30 anni, prima stagione al Milan dopo sette anni alla Juventus. In azzurro ha giocato 76 partite segnando 5 gol
(Lapresse) Esperienza Leonardo Bonucci, 30 anni, prima stagione al Milan dopo sette anni alla Juventus. In azzurro ha giocato 76 partite segnando 5 gol
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