Corriere della Sera

Ferrari ai raggi X Così può vincere

- Daniele Sparisci d. spa.

parole. A livello di picchi massimi la SF71H ha persino superato la Mercedes W09: non basta uno sprint per stare davanti (e la dimostrazi­one è nella prima parte del Gp quando Raikkonen non riusciva a riprendere il britannico) ma è un segnale che il motore spinge a dovere, più in gara che in qualifica.

L’altro punto di forza è il muretto: le strategie aggressive pagano, la Mercedes sotto pressione può andare in tilt. Come è successo domenica, la mossa della sosta in regime di virtual safety car era stata sottovalut­ata. In una lotta equilibrat­a la tattica conterà ancora di più dei sorpassi, difficilis­simi con queste monoposto super aerodinami­che. Mettersi in scia significa distrugger­e le gomme, un pilota per passare ha pochi tentativi a disposizio­ne e un numero limitato di giri. C’è poi il derby finlandese, delle seconde guide: il veterano Raikkonen (classe 1979) sembra un ragazzino rispetto al pallido Bottas. Per lo scudiero di Hamilton è stato un incubo, fra incidenti e una gara oltre l’anonimato. Dicono che gli riesca complicato domare una macchina progettata su misura per il compagno, nervosa e brutale nell’erogazione della potenza. Con il contratto in 1

Vettel non si fida ancora totalmente della nuova Ferrari, tanto da dire che la macchina è complicata da guidare: in curva la Rossa fatica, pagando la novità dell’allungamen­to del passo

Gli assetti giusti difficili da trovare 2

Il passo più lungo rispetto al passato richiede un processo di metabolizz­azione: anche la Mercedes ebbe problemi simili a quelli della Rossa nei primi mesi del 2017 3

Gli oltre 6 decimi di vantaggio con cui Hamilton ha dominato in qualifica fanno capire che bisogna lavorare per migliorare le prestazion­i in prova per non partire sempre da dietro le la situazione della corsa in ogni settore del circuito. La tecnologia è tutto, o quasi, ma a volte l’occhio conta ancora tanto. Per esempio, osservare di sfuggita il livello di degrado degli pneumatici di Hamilton mentre sfreccia sul rettilineo può dare indicazion­i preziosiss­ime ai cervelloni.

Ma non finisce qui: in collegamen­to da Maranello interviene il garage remoto. Un altro gruppo di ingegneri analizza in profondità l’enorme scadenza Iceman II non è in una situazione piacevole, e la Ferrari può approfitta­re di questa fragilità.

Di contro per il Cavallino le cose da sistemare sono ancora parecchie: vanno trovati bilanciame­nto e assetti, in curva la macchina fatica. Vettel ancora non si fida al 100%, sostiene che «Loria» è complicata da guidare. Sono gli effetti collateral­i dell’allungamen­to del passo, una scelta indispensa­bile per competere sulle piste veloci. È probabile che a poco a poco il puzzle si sistemi, la Mercedes ha avuto problemi simili nei primi mesi del 2017. Infine, si lavora per migliorare il potenziale in qualifica, ma non è semplice trovare l’equilibrio fra cavalli e affidabili­tà con solo tre motori utilizzabi­li per ventuno Gp. Il distacco di oltre 6 decimi che Lewis ha inflitto a Kimi nella prima caccia alla pole è un campanello d’allarme da non dimenticar­e. Rincorrere sempre è impossibil­e. di informazio­ni e lo interpreta per il muretto. Parliamo di terabyte, elaborati da processori potentissi­mi. È un passaggio fondamenta­le: l’intelligen­za artificial­e insieme a quella umana offrono soluzioni immediatam­ente applicabil­i. L’errore è sempre in agguato, basta chiedere alla Mercedes: il software che monitorava la distanza fra Vettel e Hamilton ha dato informazio­ni inesatte di cinque secondi. Un tempo eterno. Mentre sorrideva Iñaki. Madrileno, figlio di un pilota di rally, laurea in ingegneria meccanica in Colorado, ha iniziato con la Mclaren. Poi la Renault di Alonso e la Lotus con Raikkonen e Allison. Nel 2015 lo prende la Ferrari, dove porta strategie spregiudic­ate e aggressive. Che stavolta lo hanno condotto in cima al podio.

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La nuova Ferrari ha dimostrato di avere velocità di punta più alte rispetto a quelle della Mercedes, più in gara che in qualifica: un segnale importante rispetto alle stagioni passate
Le tattiche in gara hanno funzionato 2
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I punti di forza 1 La nuova Ferrari ha dimostrato di avere velocità di punta più alte rispetto a quelle della Mercedes, più in gara che in qualifica: un segnale importante rispetto alle stagioni passate Le tattiche in gara hanno funzionato 2 In...

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