Majorana, il mistero del giovane scienziato siciliano scomparso
I n occasione dell’anniversario degli 80 anni dalla scomparsa di Ettore Majorana, grande fisico e accademico siciliano, è andato in onda il documentario «Ettore Majorana L’uomo del futuro» diretto da Francio Mazza e narrato da Federico Buffa (Sky Arte, lunedì, ore 21.15).
«Chi l’ha visto?». Era questo il titolo di una rubrica della Domenica del Corriere sulle cui colonne, il 17 luglio 1938, apparve il seguente annuncio: «Ettore Majorana, ordinario di Fisica all’università di Napoli, è misteriosamente scomparso. Di anni 31, metri 1,70, snello, capelli neri, occhi scuri, una lunga cicatrice sul dorso di una mano. Chi ne sapesse qualcosa è pregato di scrivere». Le ultime notizie sul giovane scienziato, definito da Enrico Fermi un genio della statura di Galileo e di Newton, erano datate 26 marzo, quando da un hotel di Palermo aveva annunciato a un suo collega l’intenzione di imbarcarsi sul primo traghetto per Napoli. Poi non se ne seppe più nulla.
Nel corso degli anni sono state fatte varie congetture. Su questi interrogativi, Leonardo Sciascia ha costruito uno dei suoi romanzi più intensi per finezza dell’analisi: La scomparsa di Majorana. Lo scrittore ipotizza che si sia rifugiato in un convento. Il racconto di Buffa, affascinante come il solito, prende vita sul palco del Teatro Sociale di Como, incorniciato nella scenografia dello spettacolo Cronache di infinite scomparse, opera lirica realizzata nel 2017 e dedicata proprio alla vita del fisico catanese. E segue una traccia inquietante: Majorana avrebbe raggiunto in segreto il Venezuela e in quel Paese avrebbe vissuto da clandestino. L’ha accertato la procura di Roma indagando sulla scomparsa.
Probabile che lo scienziato, spaventato dalle conseguenze distruttive delle sue scoperte sull’atomo, abbia deciso di sparire senza lasciare tracce. Ma è solo un’ipotesi: il mistero, ci racconta Buffa, continua.