«Folle escluderci da Galileo Così a rischio la sicurezza Ue»
A colloquio con il ministro per la Brexit Davis: siamo alleati, si tratta di fiducia
Il 19 marzo è stata annunciata la prima bozza di accordo tra il Regno Unito e l’unione. Il documento sancisce tra le altre cose che i patti vigenti su Galileo sono validi fino all’uscita ufficiale della Gran Bretagna LONDRA «La posizione che la Commissione europea sta prendendo sul progetto Galileo, cioè di restringere l’accesso britannico, è poco saggia. Estremamente poco saggia»: parola di David Davis, il ministro per la Brexit del governo di Theresa May, che ieri pomeriggio ha convocato in tutta fretta il Corriere assieme a un ristrettissimo gruppo di giornalisti europei.
Infatti i britannici sono furiosi. L’unione Europea vorrebbe escludere Londra dal sistema satellitare sviluppato dalla Ue, che dal 2020 farà concorrenza all’americano Gps: un’impresa dalle forti ricadute economiche ma che presenta anche importanti risvolti militari. Ora, a causa della Brexit, la Gran Bretagna rischia di vedersi messa alla porta: e proprio non ci sta.
Perché Bruxelles vuole tenervi fuori da Galileo?
«La Commissione dice che è per ragioni di sicurezza. Ma noi vogliamo continuare ad avere uno stretto rapporto con la Ue nella politica estera e di difesa. Escluderci da Galileo avrebbe un impatto sulla nostra capacità militare: ma noi siamo quelli che investiamo di più in Europa in equipaggiamenti di difesa, siamo una parte importante della