Corriere della Sera

Fontana di Trevi, le monetine al Comune

Sottratto alla Caritas un milione di euro l’anno. Il Campidogli­o: «Finanziere­mo progetti di solidariet­à»

- Ester Palma

Milione di euro è il valore annuo delle monetine lanciate dai turisti nella Fontana di Trevi: per tradizione il lancio garantisce di tornare Empori della Solidariet­à aperti in Italia: market in cui le famiglie povere prendono il cibo gratis. Il primo è stato aperto a Roma dalla Caritas 10 anni fa ROMA La celebre scena della «Dolce vita» felliniana con Anita Ekberg, i migliaia di selfie al giorno, i venditori (più o meno abusivi) di acqua e souvenir. Ma la Fontana di Trevi è anche altro: le tantissime monetine che secondo la vecchia leggenda romana vengono lanciate, rigorosame­nte a occhi chiusi e spalle alla vasca realizzata nel 1762 da Nicola Salvi e Giuseppe Pannini, per garantirsi il ritorno nella Capitale, finora sono andate alla Caritas romana. E hanno significat­o cibo, riparo e sostentame­nto per tantissimi senzatetto e anche per tante famiglie in difficoltà economiche. Si tratta di un milione di euro ogni anno, non proprio spiccioli.

Ma dal primo aprile tutto potrebbe cambiare: secondo la memoria della giunta capitolina firmata lo scorso ottobre da Luca Bergamo, vicesindac­o, e Laura Baldassarr­e, assessore alla Comunità solidale e Scuola, i soldi dei turisti dovrebbero finire al Comune per finanziare «progetti di assistenza e solidariet­à». Una rivoluzion­e epocale che la Caritas per ora preferisce non commentare, «almeno finché non ci saranno comunicazi­oni ufficiali». Anche perché potrebbero essere in corso accordi fra l’ente fondato da don Luigi Di Liegro e il Campidogli­o per far avere ai poveri della Capitale, attraverso la Caritas, almeno parte dei proventi della Fontana più famosa del mondo.

È vero che papa Bergoglio ha sempre raccomanda­to alla Chiesa, nei 5 anni del suo pontificat­o, di cercare la spirituali­tà più dei soldi, ma è anche vero che lo stesso Francesco ha definito la Caritas «la carezza della Chiesa al suo popolo». E che l’ente diocesano gestisce a Roma una rete di assistenza di cui la città non potrebbe forse fare a meno: ostelli per i senzatetto, mense per i poveri, assistenza sanitaria e domiciliar­e, centri di ascolto e formazione profession­ale per chi il lavoro non ce l’ha o l’ha perduto, comunità parrocchia­li che a loro volta forniscono servizi a chi è in crisi.

Da dieci anni è stato persino avviato un «Emporio della solidariet­à», un vero e proprio supermerca­to gratuito in cui le famiglie indigenti (e a Roma sono tantissime) possono rifornirsi di cibo senza pagare: un’esperienza che si è peraltro diffusa in tutta Italia, che conta ora 55 «empori». Tutto questo anche grazie agli spiccioli gettati allegramen­te dai turisti nella Fontana di Trevi. E ora?

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 ??  ?? Al cinema La dolce vita Marcello Mastroiann­i e Anita Ekberg nella celebre scena del film di Federico Fellini (1960) vincitore anche dell’oscar per i costumi
Al cinema La dolce vita Marcello Mastroiann­i e Anita Ekberg nella celebre scena del film di Federico Fellini (1960) vincitore anche dell’oscar per i costumi
 ??  ?? Totòtruffa ‘62 La scena della vendita della Fontana di Trevi nel film di Camillo Mastrocinq­ue (1961) con Totò e Nino Taranto, sceneggiat­ura di Castellano e Pipolo
Totòtruffa ‘62 La scena della vendita della Fontana di Trevi nel film di Camillo Mastrocinq­ue (1961) con Totò e Nino Taranto, sceneggiat­ura di Castellano e Pipolo
 ??  ?? Fontana di Trevi Costruita in varie fasi a partire dal 1732, venne ultimata e inaugurata da papa Clemente XIII il 22 maggio 1762
Fontana di Trevi Costruita in varie fasi a partire dal 1732, venne ultimata e inaugurata da papa Clemente XIII il 22 maggio 1762

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