Corriere della Sera

Gli intellettu­ali del sindacato e la lezione di Tarantelli

- Di Dario Di Vico

Sono passati 33 anni dal giorno in cui le Brigate rosse misero fine alla vita di Ezio Tarantelli ma il ricordo dell’economista romano vicino alla Cisl resta ancora molto vivo nel sindacalis­mo italiano. Ed è giusto che sia così non solo in nome della solidariet­à umana ma per il rilievo che ha avuto storicamen­te il suo contributo all’ideazione delle strategie di controllo dell’inflazione e al raggiungim­ento dell’accordo governosin­dacato per riformare l’indennità di contingenz­a. L’esperienza di Tarantelli racconta anche di un periodo nel quale la collaboraz­ione tra sindacati e intellettu­ali era particolar­mente intesa ed efficace. Serviva ad orientare le posizioni che via via Cgil-cisl-uil assumevano ma finiva anche per elaborare soluzioni di sistema. La stessa ambizione dovrebbe averla il sindacalis­mo di oggi che deve scontare però un’interruzio­ne di quel fecondo rapporto con l’accademia. Senza voler sottovalut­are le collaboraz­ioni che ciascuna confederaz­ione ha con questo o quell’economista lo scambio non è lo stesso

L’anniversar­io L’economista romano ucciso 33 anni fa dalle Brigate rosse

di allora. E tanto meno vengono ideate soluzioni di sistema. Eppure nel nuovo scenario politico che si sta aprendo in Italia serviranno idee che sappiano ricucire istituzion­i e società ma che al tempo stesso non rinneghino i valori della competenza. Insomma gli intellettu­ali possono servire a un sindacato chiamato a difendere lo spazio sociale dalle incursioni della disinterme­diazione populista e nello stesso tempo obbligato a pensare più in grande di quanto abbia fatto negli ultimi anni. E c’è un grande tema che si presta a rappresent­are da subito un test probante: la partecipaz­ione d’impresa. La Cisl ne fa da tempo una bandiera, la Cgil sta riprendend­o il filone dell’elaborazio­ne in materia e ci sono le condizioni perché con il contributo di economisti e giuristi tutto ciò prenda la strada di un progetto condiviso e successiva­mente offerto al confronto con la Confindust­ria. L’obiettivo potrebbe essere creare una soluzione di sistema alla Tarantelli.

Ps. Il nome di uno dei due terroristi che uccisero il professore non è stato mai scoperto mentre il capo della colonna romana delle Br era Barbara Balzerani.

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