Il rilancio di Sorgenia: in Borsa ma non subito
L’ingresso in una nuova sede come coronamento di un lungo e paziente lavoro di ristrutturazione aziendale e per dare nuovo slancio e identità al gruppo. È con questo spirito che Sorgenia, la prima Digital energy company italiana che fa leva sulle tecnologie digitali per soddisfare i fabbisogni di energia della clientela, ha inaugurato ieri a Milano i nuovi headquarters della società. «Sorgenia in questi anni è stata ristrutturata, rilanciata e digitalizzata e fa oggi dell’innovazione il principio guida delle proprie attività», ha sottolineato l’ad Gianfilippo Mancini.
Negli ultimi tre anni , da quando un pool di banche — Mps, Intesa Sanpaolo, Unicredit, Ubi, Bpm, Banco Popolare — ha rilevato la società con un aumento di capitale realizzato attraverso la conversione di una parte del debito, l’indebitamento è stato più che dimezzato ed è sceso a poco più di 700 milioni di euro mentre il margine operativo (ebitda) è quadruplicato a 160 milioni. «Negli ultimi 12 mesi abbiamo restituito più di 300 milioni di debito nei confronti delle banche. Oggi il debito non è più un problema», ha sottolineato Mancini. Secondo l’ad di Sorgenia «ci sono tutte le condizioni perché i soci possano guardare con fiducia alla quotazione, che comunque non sarà un’operazione che si realizzerà nel breve periodo», ha precisato.
Il gruppo è concentrato sulla crescita e punta sulle fonti rinnovabili come l’idroelettrico, la geotermia e il fotovoltaico. «Ci focalizzeremo sullo sviluppo dei clienti finali, sia per quanto riguarda le imprese che i residenziali», ha concluso. In questo quadro di rilancio i nuovi uffici, pensati intorno ai concetti di innovazione, sostenibilità e condivisione, sono stati concepiti con l’obiettivo di rafforzare il senso di appartenenza dei dipendenti.