Frank Lloyd Wright e l’italia Storia di amore e architettura
Apre oggi al pubblico, alla Pinacoteca Agnelli di Torino, Frank Lloyd Wright tra America e Italia (fino al primo luglio), mostra curata da Jennifer Gray che celebra una delle icone dell’architettura del Novecento (il progettista della Casa sulla cascata di Mill Run in Pennsylvania ) attraverso la sua ammirazione per l’italia. Una mostra che segue quelle che la Pinacoteca aveva dedicato a Jean Prouvé e Gae Aulenti. Il rapporto con il nostro Paese «di un visionario come Frank Lloyd Wright» (1867-1959) è scandagliato dal suo primo soggiorno in Italia, nel 1910, fino alla sua ultima visita del 1951 attraverso fotografie, oggetti, cataloghi, litografie e schizzi oggi parte degli archivi della Frank Lloyd Wright Foundation. Particolare attenzione è poi dedicata al pensiero di Wright in merito all’architettura organica, al suo coinvolgimento nel dibattito architettonico, urbanistico e paesaggistico italiano. Proprio a Torino, il 21 gennaio 1935, Edoardo Persico (il direttore antifascista di «Casabella») aveva tenuto una lezione in cui Wright era stato assunto a simbolo di libertà. Tra i progetti esposti il Masieri Memorial (1951-55): pensato da Wright per il Canal Grande di Venezia per commemorare uno dei suoi discepoli italiani, Angelo Masieri, morto tragicamente in Arizona mentre stava completando un grand tour dell’america per far visita e lavorare con Wright.