TROPPI PARLAMENTARI E POCO RAPPRESENTATIVI
Caro Aldo, vorrei conoscere la sua opinione a proposito del numero del nostri parlamentari. Ma è proprio necessario che siano 950? Ce ne vogliono così tanti per governare l’italia? Quanti soldi pubblici risparmiati sarebbero, che potrebbero andare a beneficio di tante persone bisognose! Barbara Jonoch Padova Cara Barbara,
n effetti lo spettacolo della Camera e del Senato, il primo giorno della legislatura, era impressionante. I parlamentari sono tantissimi. Certo si diraderanno nei giorni a venire, sino allo spettacolo malinconico delle aule semivuote, magari quando si parla di politica estera, ormai scomparsa dai radar (l’italia si appresta a diventare filo-putin senza un’ombra di discussione). Ma sempre tanti restano. Solo un dato: gli Stati Uniti d’america hanno 435 deputati («representatives») e cento senatori per oltre 325 milioni di abitanti.
Il problema però non è tanto il numero, e a ben vedere neppure il costo — importante soprattutto sul piano simbolico —; è la rappresentatività. Se ogni parlamentare ha vinto un collegio da centomila abitanti o poco più, come quelli previsti dal Mattarellum, allora potrà davvero rappresentare i suoi elettori. I quali sapranno chi è, lo vedranno all’opera, lo giudicheranno, e decideranno se riconfermarlo o sostituirlo. Ma se i parlamentari servono solo a far numero, e sono scelti dalle segreterie dei partiti per la loro fedeltà, pronta magari a cambiare verso quando cambia il segretario, allora sono davvero pletorici e inutilmente costosi. Un’occasione per diminuire il loro numero e snellire il percorso delle leggi sarebbe stata la riforma costituzionale — per quanto pasticciata —; ma gli italiani non hanno votato su norme che molti non conoscevano o non consideravano importanti, bensì sul governo Renzi. Bastava aspettare un anno, e Renzi avrebbe comunque perso le elezioni. In ogni caso, teniamoci 945 parlamentari, più i senatori a vita.