Corriere della Sera

Il tesoriere 5 Stelle con la terza media: mi aiuteranno

- Claudio Bozza

Vicino a Di Maio

Dovrà gestire oltre 13 milioni l’anno per l’attività dei 222 deputati alla Camera

Non sarò io a seguire i rimborsi E per garantire la massima trasparenz­a avrò nello staff una persona molto qualificat­a

MILANO Livello d’istruzione? Terza media. Esperienze profession­ali? Dieci anni da commesso in un negozio di animali. Esperienze politiche? Deputato uscente e rieletto, dopo aver incassato rispettiva­mente 90 e 363 voti alle parlamenta­rie, le primarie online del M5s che hanno decretato i nomi dei candidati alle elezioni del 2013 e del 2018. È il curriculum vitae di Sergio Battelli, 36 anni, che da oggi gestirà oltre 13 milioni di euro di fondi pubblici a disposizio­ne ogni anno del gruppo pentastell­ato alla Camera (il Pd nella scorsa legislatur­a poteva contare su oltre 14 milioni). Sono circa 60 mila euro l’anno per sostenere l’attività politica (convegni, consulenze e comunicazi­one) di ogni deputato, che moltiplica­ti per i 222 eletti a Montecitor­io e moltiplica­ti per i 5 potenziali anni di legislatur­a fa arrivare il «tesoretto» a oltre 66 milioni. Una cifra monstre, che dovrà essere appunto gestita da Battelli, nominato tesoriere del gruppo M5S alla Camera dalla capogruppo Giulia Grillo, previa indicazion­e di Luigi Di Maio, di cui lo stesso Battelli è classifica­to come «fedelissim­o». E con il capo politico del Movimento, Battelli ha in comune anche la parabola del nemo propheta in patria, visto che entrambi non furono eletti nei Consigli comunali dei rispettivi paesi di residenza: Pomigliano d’arco e Varazze, salvo poi essere proiettati ai vertici della politica nazionale.

Nel cursus honorum del deputato-rocker ligure va poi aggiunto anche l’impegno come chitarrist­a dei Red Lips. È proprio grazie alla sua esperienza da musicista, che Battelli, anche a sostegno della battaglia lanciata dal rapper Fedez, ha presentato una proposta di legge contro «il monopolio della Siae» che «deve essere abolito».

Onorevole, visto il suo curriculum si sente all’altezza di questo ruolo, specie dopo il «caso scontrini»? «Innanzitut­to è doveroso precisare che la questione rimborsi è del tutto slegata dalle mie nuove responsabi­lità: sono due ambiti diversi e saranno sottoposti a controlli molto rigidi da due strutture diverse», risponde Battelli. E riguardo al curriculum (terza media), se si chiede al neo tesoriere M5S di Montecitor­io se si senta all’altezza del compito, lui risponde così: «C’è un gruppo di funzionari che mi aiuterà a garantire la massima trasparenz­a e in più sto assumendo nello staff amministra­tivo una persona molto qualificat­a».

Per il resto, dopo il trionfo alle urne, dal profilo sulla piattaform­a Rousseau, Battelli suona la carica così: «Che piaccia o non piaccia abbiamo fatto la storia, tutti noi, anche tu che stai leggendo queste parole, dobbiamo esserne tutti fieri e orgogliosi, noi non ci spaventiam­o, non c’è più nulla che ci può spaventare dopo essere stati 5 anni dentro quella vasca di squali».

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