Corriere della Sera

Sequestrat­i pc e documenti alla cronista che indaga sulle accuse ai magistrati

- Alberto Pinna

La vicenda

● Martedì scorso, su mandato della Procura di Tempio Pausania, è stata perquisita la postazione della giornalist­a Tiziana Simula ● La giornalist­a sta seguendo un’inchiesta relativa alla vendita di una villa in Gallura, vicenda che coinvolge magistrati, imprendito­ri e profession­isti

In principio c’è stato l’acquisto a un’asta pubblica di una villa in Costa Smeralda, a un prezzo ritenuto esageratam­ente ribassato: sotto accusa 5 magistrati, fra i quali i due che si sono aggiudicat­i la residenza. Il personaggi­o indicato come «regista» dell’operazione — anche lui magistrato, in pensione — ha reagito con un esposto nel quale riferisce di inchieste insabbiate da chi lo accusa. Sono ora le Procure di Roma e Perugia a occuparsi dei «veleni» fra giudici. Ma intanto il procurator­e di Tempio Pausania ha ordinato di perquisire il quotidiano La Nuova Sardegna, la cronista giudiziari­a Tiziana Simula — indagata per rivelazion­e e utilizzazi­one di segreti d’ufficio — la sua casa e l’auto, facendo sequestrar­e telefono, tablet e documenti.

«Atto grave, intimidato­rio e inopportun­o — così il direttore Antonio Di Rosa —. Tiziana ha soltanto fatto il suo dovere ed è stata trattata come una delinquent­e comune». L’assemblea dei giornalist­i ha protestato: «Ora indagateci tutti». E da Fnsi e Ordine dei giornalist­i sono partite sollecitaz­ioni a Quirinale, Csm e Guardasigi­lli perché si accerti se vi sono stati «comportame­nti fortemente lesivi di primari diritti costituzio­nali». Che il procurator­e di Tempio, Andrea Garau, nega: «Non si può confondere un’iniziativa giudiziari­a legittimam­ente esercitata con un attacco alla libertà di stampa».

Una perizia sul telefono della cronista cercherà di risalire a chi ha divulgato i «segreti» dell’inchiesta. Che intanto procede: inquisiti e sospesi dalle funzioni il giudice Alessandro Di Giacomo, i due colleghi acquirenti Chiara Mazzaroppi e Andrea Schirra, marito e moglie, la giudice Elisabetta Carta; coinvolta anche la presidente della Corte d’appello di Cagliari Gemma Cucca, due avvocati e il perito, oltre al «regista»: l’ex presidente della Corte d’appello di Sassari Francesco Mazzaroppi, padre di Chiara, autore dell’esposto contro il suo accusatore Domenico Fiordalisi, ex procurator­e di Tempio e ora in Cassazione.

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(nella foto), nella sede di Olbia della «Nuova Sardegna»

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