Corriere della Sera

VOTI COME GRATTA E VINCI DIMENTICAN­DO L’EUROPA

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Caro Aldo, dopo oltre 20 giorni dal voto, in tv e sui giornali, sembra quasi che i problemi siano scomparsi, eppure prima delle elezioni ho sentito elencare tante cose negative, in particolar­e il lavoro e la povertà. Io ero preoccupat­o prima del 4 marzo e lo sono tuttora. Si vede che la maggioranz­a degli italiani è ottimista e pensa che in poco tempo con i vincitori di questa tornata elettorale ci sarà più lavoro, più benessere, più lavoro per i giovani, meno evasione, più sicurezza. Sergio Pagani

Caro Sergio,

Magari gli italiani fossero ottimisti. A me pare invece che la causa principale della crisi sia il crollo della fiducia nel futuro, nel Paese, in noi stessi.

Dietro lo storico successo dei 5 Stelle ci sono molte cose: la protervia con cui la classe dirigente ha preteso di mantenere i suoi privilegi, il dilagare della corruzione, la distruzion­e del lavoro dei ceti medi. Così come dietro l’exploit della Lega c’è l’insofferen­za verso il peso eccessivo del Fisco e della burocrazia, i ritardi nel controllo dell’emigrazion­e, l’impunità dei delinquent­i. Ma molti italiani hanno votato le forze antisistem­a con lo stesso disperato impulso con cui si compra un gratta e vinci, inseguendo il miraggio delle tasse al 15% o di mille euro al mese per tutti in cambio di nulla. Promesse che sarebbero irrealizza­bili una per una; figurarsi a volerle cumulare. Inoltre, non sarebbe neanche giusto far pagare a un benestante solo il 15% (certo non è giusto neanche il 50% di adesso tra Irpef e addizional­i varie); e neanche disincenti­vare il lavoro garantendo un’assistenza universale (certo non è giusto abbandonar­e i poveri a se stessi). Si tratta di trovare un equilibrio che per il momento non vedo nelle parole di leghisti e grillini. Che stanno tentando di allearsi; la poltrona di Palazzo Chigi però è una sola; potrebbe nascere un governo Lega-5 Stelle con l’astensione di Forza Italia. Oppure alla fine l’incarico potrebbe anche andare alla Casellati, per un governo di centrodest­ra con l’astensione del Pd. Si vedrà.

Il vero collante tra Lega e 5 Stelle è l’europa, vista come causa di ogni male. Però l’europa esiste, a volte è ottusa, ma a volte ci salva, come ha fatto la Bce comprando titoli pubblici italiani. Un braccio di ferro con Bruxelles e Berlino può far crescere ancora i consensi dei nostri sovranisti. Non è detto però che il braccio di ferro lo vinca l’italia. I tedeschi non intendono garantire gli ulteriori debiti che dovremo fare per abbattere le tasse e stipendiar­e tutti; ma forse Giorgetti e Fico li convincera­nno.

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