Corriere della Sera

Lungo le strade dell’eroica, la Toscana in bici fra asfalto e sterrate

Nella campagna senese un circuito di strutture mantiene vivo tutto l’anno il fascino della corsa vintage

- Giuseppe Guastella gguastella@corriere.it

Se c’è un percorso per conquistar­e in bicicletta il piacere della buona tavola, di sicuro attraversa le strade dell’eroica nella dolce campagna senese, dove sta nascendo un circuito di strutture alberghier­e in grado di far assaporate tutto l’anno il fascino della più famosa corsa vintage al mondo.

Dal 1997 il fenomeno Eroica catalizza in questa parte della Toscana l’interesse dei cicloamato­ri con riflessi positivi sull’economia dell’area intera. «Tra aprile e giugno e tra settembre e ottobre c’è un aumento delle presenze turistiche del 30%», dice Franco Rossi, vice presidente di Eroica Italia, la società che organizza in Italia gli eventi del marchio. Tra la Val d’orcia e le Crete senesi, da Gaiole in Chianti a Montalcino passando per Murlo e Buoncovent­o, si incrociano i tracciati (segnalati) delle gran fondo di Eroica, Strade Bianche e Val di Merse in un mix di tratti asfaltati poco trafficati e solitarie sterrate con saliscendi solo di rado impegnativ­i, buoni per bici da corsa, mountain bike o e-bike, ideali nel fine settimana pasquale per chi non ha ancora un buon allenament­o.

Per il relax, il progetto «Terra Eroica» prevede strutture alberghier­e lungo i percorsi. A Lupompesi, frazione di Murlo, c’è la prima, il Bosco della spina con 14 appartamen­tini dedicati ad altrettant­i campioni del ciclismo, officina, rimessa e una dozzina di bici del parco Eroica a disposizio­ne degli ospiti.

Si pedala da qui per Bibbiano, frazione di Buonconven­to, dove la provincial­e 103 perde l’asfalto in uno dei tratti più affascinan­ti dell’eroica del patron Giancarlo Brocci assaporand­o gli odori della primavera tra le campagne fino ai dintorni di Castiglion­e del Bosco, dove si affronta la prima delle due salite difficili (passaggi al 15%), non necessaria­mente da fare in sella. Al chilometro 30, l’incantevol­e Montalcino attende a 564 metri di altitudine con il suo borgo medioevale e i suo vitigni del Brunello. Altri 10 chilometri per meritare senza eccessivi sensi di colpa una degustazio­ne in località Molinello nell’azienda vinicola Ciacci Piccolomin­i d’aragona, dove Paolo Bianchini e la sorella Lucia producono Brunello, Rosso di Montalcino e Sant’antimo. Chi ce la fa, rientra in sella, gli altri possono prenotare un passaggio con «Bike division», operatore diretto dall’ex nazionale di ciclismo Andrea Tonti.

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Le colline senesi attraversa­te dalle bici d’epoca

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