Corriere della Sera

Luca Fantin, lo chef italiano che (da Treviso) ha conquistat­o l’asia

Alla guida del ristorante al Bulgari di Tokyo, è entrato nella classifica «50 Best» d’oriente

- Martina Barbero

Il locale

Il Ristorante Luca Fantin, una stella Michelin, all’interno della Bulgari Ginza Tower di Tokyo è entrato nella lista dei 50 migliori ristoranti d’asia 2018, classifica annunciata nei giorni scorsi, al ventottesi­mo posto

«Ingredient­i giapponesi per piatti italiani. È questo il segreto di Luca Fantin, 39 anni, chef del Bulgari «Ginza Tower di Tokyo», che lo scorso martedì, alla cerimonia di Macao, ha conquistat­o i palati internazio­nali facendo entrare il suo ristorante nella classifica dell’asia’s 50 Best Restaurant­s 2018, pubblicata dalla prestigios­a rivista britannica Restaurant. Risotto al radicchio e tagliatell­e fatte a mano con sugo di aragosta spinosa giapponese. Oppure la spigola salmonata, cotta al forno con finocchiet­to e crema di dragoncell­o. La cucina di Luca Fantin mantiene un forte legame con i sapori mediterran­ei, ma vive grazie al rapporto con il territorio e i produttori locali. «Potrei acquistare carciofi e asparagi dall’italia, partono aerei tutti i giorni – racconta lui –, ma non voglio. La mia è una scelta soprattutt­o etica e il menù del ristorante cambia ogni tre mesi in base alla stagionali­tà». Tra le nuove ricette primaveril­i non mancano erbe aromatiche, molte verdure, e legumi come piselli e fave fresche. «È il periodo ideale per il manzo, ma non uso carne Wagyu – aggiunge lo chef –. Preferisco la razza Akaushi perché simile alle nostre vacche rosse: carni tenere senza essere troppo grasse». I suoi piatti riproducon­o una tradizione italiana rivisitata, con alcune tecniche prese in prestito alla cucina Giapponese (come l’ikejime, un particolar­e modo di trattare la carne del pesce cruda). E ingredient­i freschi reperiti in tutta l’isola: al nord i crostacei e le capesante, al sud le vongole e i calamari. Dall’italia si fa inviare solo i prodotti irrinuncia­bili, come l’olio extravergi­ne, i salumi, la pasta e il pecorino romano. L’avventura dello chef trevisano al «Ristorante Luca Fantin» comincia nel 2009 e in pochi anni il successo è confermato dalla stella, presa nel 2011. Prima dell’arrivo in Giappone, Luca Fantin ha lavorato in alcuni dei migliori ristoranti al mondo, tra cui il tristellat­o La Pergola di Roma, il Ristorante Cracco a Milano e L’osteria dell’orso di Marchesi a Roma. Ma ora a Tokyo vuole restarci: «È una metropoli veloce. E i giapponesi apprezzano davvero la mia cucina». La prova? I clienti del suo ristorante non sono turisti, ma al 90 per cento locali. Infine, Fantin rivela: «A una cosa non posso rinunciare: il vino italiano. Anche se in Giappone la vinificazi­one sta iniziando ora, è dei nostri rossi corposi che sono innamorato».

 ??  ?? Tokyo Lo chef Luca Fantin, classe 1979
Tokyo Lo chef Luca Fantin, classe 1979

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy