Poste, cedola di 0,42 euro Per lo Stato maxi-assegno da oltre 250 milioni
Poste Italiana pagherà una cedola di 0,42 euro per azione, derivante dai 689 milioni di utili maturati nel 2017: è questa la proposta deliberata ieri dal consiglio di amministrazione presieduto da Maria Bianca Farina e guidato dallo scorso maggio dal ceo Matteo Del Fante, che ieri ha approvato i conti annuali confermando i risultati preliminari diffusi a febbraio. L’assemblea si terrà il 29 maggio. Il primo azionista, Cassa Depositi e Prestiti, incasserà 191 milioni, e il ministero dell’economia 160 milioni.
Il gruppo Poste Italiane ha chiuso il 2017 con un utile netto consolidato in rialzo del 10% rispetto ai 622 milioni dell’anno precedente, dopo 33,4 miliardi di euro di ricavi. A contribuire al risultato sono state le quattro aree di business nelle quali il gruppo è stato riorganizzato in seguito al varo del piano industriale al 2022 «Deliver». Corrispondenza, pacchi e distribuzione»; Pagamenti, Mobile e Digitale, che comprenderà tutta l’attività nel campo della monetica e del digital banking in particolare nei servizi di incasso, pagamento e digitali e nei servizi di telecomunicazioni mobili; Servizi finanziari, con attività nel campo della raccolta e della gestione del risparmio; Servizi assicurativi, che si occuperà delle attività del Gruppo Poste Vita. Proprio quest’ultima area di business ha segnato i risultati migliori a livello di gruppo, con il totale dei ricavi cresciuti del 17,3% a 1,457 miliardi di euro e un risultato operativo chiuso a 799 milioni di euro in rialzo del 32,3%. Sostanzialmente stabile (-0,4%) i ricavi da servizi finanziari a 5,970 miliardi mentre nella corrispondenza e nei pacchi i ricavi sono calati del 2,8% a 8,128 miliardi con un risultato operativo negativo per 517 milioni, mentre nei pagamenti e nel mobile i ricavi hanno frenato dell’1,6% a 914 milioni con un risultato operativo di 195 milioni, -8,5%. La strategia di Del Fante punta al pareggio operativo nell’attività postale, anche attraverso recapiti nelle ore pomeridiane e nei giorni festivi per rispondere alla domanda dell’e-commerce.