Effetto Brexit, arriva a Ferrara l’orchestra giovanile europea sfrattata dalla sede di Londra
Il concerto che la European Union Youth Orchestra tiene questa sera al Teatro Comunale di Ferrara segna la data simbolica della chiusura di un cerchio e dell’inizio di una nuova avventura. A quarant’anni da quel 28 marzo 1978, quando si esibì per la prima volta sotto la direzione del suo fondatore Claudio Abbado, la Euyo, come è ormai nota, inizia con le note di Johann Strauss jr., Mozart e Brahms la propria residenza stabile triennale nella città estense.
Colpa di ciò è la Brexit. Fino a pochi giorni fa, infatti, la residenza stabile dell’orchestra giovanile, ambasciatrice istituzionale dell’unione Europea, era a Londra, da dove è stata necessariamente sfrattata. Una task-force di soccorso formata da Ferrara Musica, che diventa ora la sua sede operativa, dalla Rai (sua nuova sede legale), dal ministro della Cultura Dario Franceschini, dalla parlamentare Silvia Costa e soprattutto dal Parlamento europeo, che finanzia l’orchestra con 600 mila euro l’anno, ha reso però possibile il salvataggio dell’ormai storica formazione sinfonica.
Fondata nel ’78, la Euyo si è esibita nella sua sede inglese e in decine di città europee (in Italia spesso a Bolzano) con direttori come Abbado, Karajan, Barenboim, Haitink, Blomstedt e con Vasilij Petrenko, sua attuale guida stabile che dirige anche il programma di stasera (in diretta su Rai Radio3 e in podcast su Rai Classica): Valzer Voci di primavera di Strauss junior, Concerto per pianoforte n.25 di Mozart, solista l’austriaco Till Fellner, e Sinfonia n.2, la cosiddetta «pastorale», di Brahms. Il concerto sarà replicato i prossimi giorni a Grafenegg (Austria), Dubai e Bucarest.
Ferrara Musica, in passato residenza stabile anche della Mahler Chamber Orchestra, trova così una nuova orchestra stabile. E ha già annunciato che nella prossima stagione tre creature sinfoniche di Abbado — la Mco, la Euyo e la Chamber Orchestra of Europe, superba costola formata nell’’81 dai primi membri della Euyo — saranno tutte presenti nel cartellone del Teatro Comunale, intestato dal 2014 alla memoria del direttore milanese: sarà un vero e proprio Festival Abbado, insomma.