La battaglia social di Eva «80 mila firme per dire no all’arresto del cane Miro»
Trento, l’animale «denunciato» da un vicino perché abbaiava
alla Rete. «Trovo ingiusto che un cane possa essere equiparato a un oggetto, a un bene sequestrabile». Così ha chiesto consulenza: «Mi hanno spiegato come si fa una petizione. Quando sono arrivata a duecento firme ho festeggiato. Mai avrei immaginato questa valanga di consensi». Due mondi. Quello dei social, identificabile con la nipote, e quello rurale, con la nonna di 75 anni che vive in uno dei due piani della villetta con la famiglia di Eva e l’accusato Miro.
Oscar Ricci insegna al Politecnico di Milano, è un sociologo della comunicazione. Argomenta: «La petizione conferma che i social mettono in scena una nuova competenza: il luogo dell’accusa di massa. Si firma e si dà la colpa a qualcuno senza conoscere bene i fatti e le persone. Tanto la persona accusata, così come il cane che abbaia, non sono vicini a me. Finché durano i social sarà sempre più così».
La famiglia di Eva conosce il benzinaio. Sono stati proprio loro a vendergli il terreno dove ha costruito la casa, venti anni fa. Eva non riesce a capire le ragioni dell’accusatore: «Dietro la sua abitazione c’è un punto di atterraggio degli elicotteri. Da lì passano trattori e ci sono altri cani. I rumori sono altri. Per evitare lamentele abbiamo tenuto Miro in casa. Certo, qualche volta ha abbaiato forte. Ma è stato per far fuggire dei ladri».
In questi tre anni il benzinaio ha presentato diverse denunce. Ha chiamato un perito che ha posizionato un apparecchio che registra graficamente i picchi del rumore. Pare sia stato questo a convincere il giudice a firmare l’ordine di sequestro. Il 27 aprile ci sarà il dibattimento in tribunale. L’avvocato che difende Miro, Cecilia Venturini di Riva del Garda, punta a farlo uscire dal canile al riesame. E a dimostrare che i rumori registrati sono tanti e di varia natura. Eva invece spera negli effetti della petizione. La vicenda
● A Roverè della Luna, provincia di Trento, a una signora di 75 anni è stato sequestrato il cane, un maremmano di tre anni di nome Miro. A prelevarlo i carabinieri, che si sono presentati in casa della signora con un ordine firmato dal giudice. Il cane è custodito in un canile di Rovereto