Corriere della Sera

Battezzato migrante eroe

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C’era ancora silenzio a casa della nonna di Eva, quando alle sette del mattino i carabinier­i hanno bussato alla porta. Con un po’ d’imbarazzo hanno mostrato l’ordine del giudice, una sorta di «mandato arresto», per il cane. Così il pastore maremmano è stato prelevato e portato in un canile. L’accusa: disturbo alla quiete pubblica. Con il suo abbaiare notturno avrebbe fatto perdere il sonno a un vicino, un benzinaio, che l’ha denunciato.

Potrebbe essere archiviata come una storia di cortile, una lite tra vicini di casa, come ce ne sono tante. Se non fosse che la nipote, Eva Munter, nei giorni scorsi ha smosso le acque, è riuscita a dare eco al caso, a guadagnare l’appoggio delle associazio­ni animaliste di tutta Italia e a ricevere sostegno persino da cittadini francesi e inglesi. Ha fatto cioé quello che si può fare ai tempi dei social: una petizione. E incredibil­mente, anche per lei, in sole due settimane ha raccolto 80 mila firme.

Solo dieci anni fa, ovvero il mondo prima dei social, una storia come questa non sarebbe uscita dai confini territoria­li dove si è svolta, a Roveré della Luna (Trento). Esattament­e in una via piccola, dove si affacciano poche anime e tutti si conoscono. In una zona rurale, dove i cani abbaiano e i contadini convivono con gli animali. La storia di Miro, questo il nome del maremmano di tre anni, rischia così di diventare un caso sociologic­o, non solo giuridico (a fine aprile ci sarà il processo).

Ai tempi dei social Eva, 27 anni, laurea in chimica, un lavoro a Milano, ha avuto naturalmen­te l’idea di appellarsi

Francesco celebra la Veglia di Pasqua. E come ogni anno ha anche battezzato otto adulti. Tra questi John Ogah, il nigeriano 31enne che a settembre disarmò di fronte a un supermerca­to di Centocelle, un rapinatore italiano armato di mannaia. Per quel gesto Ogah ha avuto il permesso di soggiorno: «Ringrazio il Papa che ha accolto il mio desiderio. Ho sempre avuto una grande fede e questo mi ha aiutato».

Un oggetto

«Non trovo giusto che il mio cane sia trattato come un oggetto, un bene sequestrab­ile»

 ??  ?? Con Miro Eva Munter, 27 anni laureata in Chimica, con il cane Miro, un maremmano di tre anni ● A denunciare proprietar­ia e cane è stato un benzinaio, vicino di casa, il quale ha dichiarato di non riuscire a dormire la notte per il continuo abbaiare dell’animale● La nipote della signora, una donna di 27 anni che lavora a Milano, ha lanciato una petizione online per chiedere la liberazion­e di Miro. In poco meno di due settimane ha raccolto più di 80 mila firme grazie anche al sostegno di associazio­ni animaliste di tutta Italia
Con Miro Eva Munter, 27 anni laureata in Chimica, con il cane Miro, un maremmano di tre anni ● A denunciare proprietar­ia e cane è stato un benzinaio, vicino di casa, il quale ha dichiarato di non riuscire a dormire la notte per il continuo abbaiare dell’animale● La nipote della signora, una donna di 27 anni che lavora a Milano, ha lanciato una petizione online per chiedere la liberazion­e di Miro. In poco meno di due settimane ha raccolto più di 80 mila firme grazie anche al sostegno di associazio­ni animaliste di tutta Italia

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