Corriere della Sera

Il 3002° colpo di Soumillon nella gara più ricca del mondo

- Luigi Ferrarella

Tremila vittorie in carriera. E, ieri, tremila una e tremila due: per festeggiar­e il fresco traguardo del tremillesi­mo successo da fantino, il 36enne belga Cristophe Soumillon — per 9 anni campione dei jockey francesi, e nel 2017 primatista europeo per numero di vittorie in una stagione con 306 centri — all’ippodromo dubaiano di Meydan con un preciso percorso di testa in sella al purosangue irlandese Thunder Snow si è regalato (e ha regalato al primo ministro dell’emirato Sheikh Mohammed al Maktoum) anche la corsa di galoppo più ricca del mondo, la Dubai World Cup da 10 milioni di dollari, battendo 9 avversari di 3 continenti sui 2.000 metri in sabbia nel record di 2’01’’38. E, già che c’era, con un finish mozzafiato dalla coda del gruppo ha vinto pure la Dubai Gold Cup sui 3.200 metri per la terza volta e anche qui al record della corsa con Vazirabad, il fondista grigio francese dell’aga Khan. Estroso come può essere chi ha conquistat­o il cuore di miss Francia 1998 Sophie Thalmann, e talentuoso come chi in un palmares di più di 100 Gran premi in 11 nazioni può vantare anche tre Derby francesi, due Arc de Triomphe e una Corsa dei Diamanti ad Ascot, Soumillon non rinuncia a far disperare moglie e manager quando per diletto sale sui ring dell’amato pugilato o monta nelle pericolose corse a ostacoli. Il declassame­nto del galoppo italiano toglie da tanti anni al pubblico il privilegio di ammirare in trasferta il fantino preferito dall’aga Khan, che a San Siro nel 2006 vinse il Gran Premio di Milano con la purosangue Shamdala, e che non è più venuto in trasferta dal successo nel 2011 con Dick Turpin nel milanese Premio Vittorio Di Capua.

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