Corriere della Sera

Gattuso prova Kalinic e recupera Romagnoli

Un mese ha cambiato tutto per Milan e Inter crisi nerazzurra finita, i rossoneri rischiano Spalletti non cambia più ok a Brozovic e Rafinha

- M. col. g.d.c.

Un mese dopo è un altro campionato, soprattutt­o è un altro derby. Il 4 marzo fu rinviato per la morte del capitano della Fiorentina, Davide Astori, che nel ritiro di Udine andò a dormire per non svegliarsi mai più. Domani si recupera il 168° derby della storia in campionato e si gioca all’insolito, e non comodo, orario delle 18.30, perché l’uefa vieta la concomitan­za con partite di Champions League. E Milan e Inter un bel pezzo della prossima Champions se lo giocano per davvero.

Ospitano i rossoneri, ma dello slittament­o della 27ª giornata hanno beneficiat­o di più i nerazzurri. La squadra di Spalletti arriva al derby dopo aver ritrovato tutte le sue certezze e la forma dei suoi interpreti migliori, mentre il Milan approccia il match dopo la sconfitta — pur onorevole ma sempre di k.o. si tratta — con la Juventus e, comunque, viene da un mese non facile sul piano dei risultati.

A inizio marzo l’inter aveva un vantaggio di 7 punti, oggi ne conta 8 e soprattutt­o sfoggia una striscia positiva di quattro partite, con tre vittorie e zero reti subite. Icardi ha ripreso a segnare con la solità voracità (6 reti nelle ultime due gare), Perisic si è riscoperto assist-man, Rafinha è una piacevole sorpresa, Brozovic ha trovato finalmente un ruolo in cui è decisivo. Vincere per i nerazzurri significa tagliare fuori definitiva­mente il Milan da qualsiasi tipo di discorso, spedendolo a 11 punti punti ottenuti dal Milan dopo il derby non giocato: vittorie con Genoa e Chievo, k.o. con la Juventus

Adi distacco: un abisso incolmabil­e a questo punto della stagione. Dopo il derby dell’andata, chiuso 3-2 dai nerazzurri con tripletta di Icardi, il divario era di 10 lunghezze. I rossoneri possono solo provare a vincere per sperare di rientrare nella lotta Champions, all’inter può star bene anche un pareggio, ma con un successo tornerebbe al terzo spettando che il bonifico effettuato da Yonghong Li sia oggi visibile, il Milan si prepara al derby. Le polemiche con i cugini per il recupero della data e per il rimborso dei biglietti ai tifosi interisti hanno movimentat­o le ultime settimane: San Siro sarà pieno (75 mila presenti) ma al momento restano ancora a disposizio­ne 2500 biglietti. Gattuso, che ieri ha provato Kalinic con i titolari, dovrà fare a meno di Biglia, squalifica­to (Montolivo al suo posto) ma non di Romagnoli che pur essendosi sottoposto a lavoro personaliz­zato dovrebbe essere al suo posto al fianco di Bonucci. Che dà consigli per gli acquisti: «Alla società, proporrei di prendere giocatori abituati al calcio europeo, per alzare il livello anche in allenament­o». posto, scavalcand­o la Roma e staccando di 4 punti la Lazio.

Un mese fa, però, il mondo era rovesciato. L’inter segnava poco e vinceva meno, Icardi era rimasto fuori tutto febbraio e avrebbe dovuto tornare a giocare da convalesce­nte proprio nel derby. Il Milan, che la sua vera ripartenza l’aveva avuta battendo proprio i nerazzurri nei quarti di Coppa

Ipunti ottenuti dall’inter dopo il derby non giocato: pari con il Napoli, vittorie con Samp e Verona l vecchio adagio vale sempre: squadra che vince non si cambia. Spalletti nel derby dovrebbe confermare per la quarta volta la formazione che ha pareggiato con il Napoli e vinto con Samp e Verona. A centrocamp­o ancora spazio a Gagliardin­i e Brozovic davanti alla difesa, con Rafinha alla spalle di Icardi e Candreva e Perisic sulle fasce. «I derby si giocano per vincere, questo poi è fondamenta­le per consolidar­e la nostra posizione in classifica», ha spiegato D’ambrosio a Mediaset Premium. «Non subiamo gol ed è importante, poi là davanti i nostri attaccanti trovano sempre il modo di fare la differenza», ha spiegato il difensore che con Cancelo, Skriniar e Miranda completerà la linea davanti ad Handanovic.

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