Corriere della Sera

In mattinata un uomo entra in azienda e uccide a colpi di fucile il titolare Due ore dopo un secondo delitto e il suicidio Nel pomeriggio una coppia freddata in sala giochi: il killer è in fuga

- Mara Rodella © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

carriera criminale: a capo della «banda dei tir» dedita ai maxifurti di rame e metalli. Episodi che gli sono costati la confisca di tutto il patrimonio. Compresa la lussuosa villa di Roncadelle, da cui ieri mattina è uscito in bici, pistole, fucile e munizioni nello zaino, con un piano preciso: eliminare chi come lui, era finito nei guai pagando, a suo dire, un prezzo troppo basso. Prima tappa il capannone della Sga di Flero, a pochi chilometri dalla città. Armato, Balsamo intima al titolare, Giampiero Alberti, di chiamare Elio. Che di cognome fa Pellizzari, 78 anni, la prima vittima. Colui che avrebbe fatto la spia rivelando i suoi malaffari. «Fallo venire, subito». «Mi hai rovinato la vita» gli urla prima di sparare e colpirlo alla testa, e ferire anche il proprietar­io dell’azienda. «Non so come

ho schivato le pallottole» dice il socio, Giampietro Strada. Balsamo scappa su un suv e punta dritto alla Valsabbia, una sessantina di chilometri. Alle 12.40 eccolo a Carpeneda di Vobarno, dove nel cortile di casa uccide a colpi di fucile e pistola anche James Nolli, 61 anni, ex complice. Cambia auto di nuovo, Balsamo, mentre carabinier­i e polizia gli stanno addosso e altri potenziali obiettivi (compari, avvocati e giudici) sono sotto scorta. L’ultimo sparo poco prima delle 15, ad Azzano Mella: impugna la pistola. E la fa finita davvero.

Quattro colpi calibro 9 hanno invece tolto la vita, nella sala slot di un centro commercial­e di Caravaggio (Bergamo), a Carlo Novembrini, 51 anni, originario di Gela, e alla compagna Maria Rosa Fortini, di 40: vivevano insieme a

Sergnano (Cremona). Un’esecuzione poco dopo le 18, con la sala da gioco e i negozi vicini piuttosto affollati. Il duplice delitto c’entrerebbe poco con il passato di Novembrini, da giovane affiliato al clan Madonia, in Sicilia: la vittima dell’omicidio di ieri, a inizio anni 90, era stata al centro di più inchieste sul racket delle estorsioni di Cosa nostra. Ma a premere il grilletto, a Caravaggio, sarebbe infatti stato un fratello di Novembrini, ora ricercato. Arrivato nel piazzale con una Panda bianca, e una donna, sarebbe entrato nella sala slot non per discutere ma solo per uccidere. Vedendolo entrare nel locale Maria Rosa Fortini si sarebbe lanciata, invano, a coprire il compagno per salvarlo.

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18.10 Un uomo entra nella sala slot «Gold Cherry» di Caravaggio, in provincia di Bergamo 18.15 Pochi minuti dopo l’uomo spara e uccide una coppia, Carlo Novembrini e Maria Rosa Fortini 18.16 Nella sala giochi, all’interno di un centro commercial­e, è il...

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