Il libro del manager contro gli artisti «Diventano ingrati dopo il successo»
«Grazie è una parola che l’artista non conosce quasi mai». Parola di Michele Torpedine, produttore e impresario che da decenni viene considerato un Re Mida, avendo lanciato personaggi come Zucchero, Andrea Bocelli e adesso Il Volo. Ha deciso di togliersi qualche sassolino dalla scarpa nel libro autobiografico Ricomincio dai Tre (Pendragon) in uscita oggi. Torpedine, già manager di Zucchero e Bocelli, allude nel titolo ai tre artisti de’ Il Volo da lui gestiti e portati a un successo planetario. Il libro non risparmia battute polemiche contro artisti con i quali ha lavorato e con i quali non è rimasto in buoni rapporti. Che il diariosfogo non sia uno zuccherino lo si capisce fin dall’incipit. «Andrea Bocelli — scrive Torpedine — cantava in un piano-bar per 160.000 lire a sera. Io l’ho portato a guadagnare 4 milioni e mezzo di dollari per un’ora di concerto al casinò Bellagio di Las Vegas...». Ce n’è anche per Giorgia. «Cantava una manciata di canzoni nei locali di Roma dove tutti andavano a sentire il gruppo di suo padre e nessuno pensava di darle una chance. Con me ha vinto Sanremo ed è diventata una stella... Nessuno di loro si è mai sentito in dovere di ringraziarmi. All’inizio ti giurano amore eterno. Poi, col successo, dimenticano da dove sono venuti». Nel libro si parla anche di Antonacci, Paoli, Pino Daniele, Eros Ramazzotti, Luciano Pavarotti.