Corriere della Sera

Il filosofo tra gli operai: una girandola di passioni

- Di Maurizio Porro

Tutti dicono che Marx, nel senso dell’ideologia, è morto, ma in questo film di Raoul Peck che festeggia i 200 anni della nascita e i 170 del Manifesto, sembra vivissimo. L’autore di Lumumba e I’m not your negro non imbocca la strada didascalic­a impedita a suo tempo a Eisenstein e Rossellini, ma rende il filosofo post hegeliano uomo di passioni, che vede operai francesi e inglesi in strada, i tedeschi come sempre in tumulto, i vicini spioni.

Così, a 26 anni dà uno strattone alla sua esistenza, parte con la moglie per Parigi dove nel 1844 incontra il suo amico e complice Friedrich Engels, dandy figlio d’industrial­i che sposa la causa del popolo in marcia, tanto che Marx lo bacia perfino sulla bocca ma solo per un’inchiesta sui proletari di Manchester. Poi riformisti, assemblee, voti, il rassicuran­te Proudhon, mentre l’ombra di Feuerbach, vero ispiratore, s’allunga. Alti e bassi tradimenti: sembra il Pd di oggi raccontato dalla medium della Storia. E tutto va a doppia mandata, l’impegno politico convive col bilancio sentimenta­le, le leggi d’amicizia, la trasformaz­ione dell’idea in azione, quello che non riusciva ad Amleto.

Il film è brechtiano, certo, ma s’anima e vive, con un sospetto televisivo, del senno di prima e poi: l’esborso emotivo non cancella la fede nel Manifesto. Marx è August Diehl, nazi in Bastardi senza gloria, Engels è Stefan Konarske, Jenny Marx è Vicky Krieps che avvelena coi funghi il sarto del Filo nascosto ma qui sopporta i capricci dell’uomo del Capitale.

 ??  ?? Rivoluzion­ario August Diehl (42 anni) è «Il giovane Karl Marx» nel film di Raoul Peck che ripercorre l’amicizia tra il giovane filosofo di Treviri e Friedrich Engels
Rivoluzion­ario August Diehl (42 anni) è «Il giovane Karl Marx» nel film di Raoul Peck che ripercorre l’amicizia tra il giovane filosofo di Treviri e Friedrich Engels

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