E il negozio di orologi diventa una galleria d'arte
Da Rotella a Piano e Nespolo, per i suoi trentacinque anni Swatch espone i pezzi più belli «firmati»
«L’arte è sempre stata il punto d’incontro tra due espressioni fondamentali: la libertà e la creatività. Ovvero, i valori chiave del nostro brand. Per questo è stato naturale che i nostri mondi si incontrassero fin dall’inizio, senza perdersi mai di vista». Parla di un legame importante Carlo Giordanetti, direttore creativo di Swatch, che festeggia le prime 35 candeline del marchio con l’esposizione Time to Art: galleria a cielo aperto allestita in via Monte Napoleone a Milano, fino al 13 aprile. E che celebra, appunto, l’incontro del colosso dell’orologeria svizzera con l’universo degli artisti: a partire dal primo modello disegnato da Kiki Picasso nel 1985, passando, negli anni, da quelli immaginati da Mimmo Rotella, Bruno Munari, Arnaldo Pomodoro, Mimmo Paladino, Renzo Piano (solo per citarne alcuni), fino all’ultimo firmato Ugo Nespolo per il compleanno del brand (in edizione limita di 3.535 pezzi).
«Nel corso della nostra storia — dice Giordanetti — abbiamo messo in piedi progetti unici come per il centenario del Cinema nel 1995, quando riuscimmo a far disegnare i nostri orologi da mostri sacri come Akira Kurosawa, Pedro Almodòvar e Robert Altman. Quello con gli artisti è sempre stato un rapporto facile perché gli abbiamo permesso di uscire dal loro campo d’azione, in piena libertà d’espressione. Una possibilità che ha generato un effetto valanga e che ha contribuito anche alla nascita del collezionismo».
Un modo per avvicinare l’arte alle persone ben comprensibile nell’omaggio milanese: dalla carrellata che ripercorre le tappe più importanti di 35 anni di amore per l’arte, alle due teche interattive allestite nella via: l’universo onirico «Space and Time» fatto di balene, giochi di luce e pavimenti molli di Stefano Ogliari Badessi e lo studio fotografico temporaneo dello spagnolo Xepo W. S. in cui è possibile farsi scattare un ritratto colorato per il progetto «Faces of Milan» su Facebook.
Esposti, nel cortile della Monte Napoleone Vip Lounge al numero 23, accanto al primo flagship italiano del gruppo, 24 maxi Swatch personalizzati da 23 giovani designer dell’istituto Europeo del Design (guidati da Massimo Giacon, già firma di Swatch a cominciare dal mitico «Gulp») più uno in bianco a disposizione dell’estro creativo dei visitatori.