Corriere della Sera

Svolta nei gioielli Ora le donne li comprano per sé

Morellato e la nuova strategia

- Maria Teresa Veneziani

«L’espression­e “gioiello di moda” è un ossimoro: il primo termine si associa alla preziosità nel tempo, il secondo all’effimera durata. Morellato cerca di rompere questa antinomia proponendo bracciali e orecchini in argento decorati con pietre naturali come elemento grafico». Massimo Carraro, presidente del gruppo padovano è convinto che sia arrivata un’era nuova anche per quanto riguarda il modo in cui le donne si decorano. «Secondo una ricerca di mercato, il nostro brand è quello con la più alta percentual­e di autoacquis­to: chi si ingioiella, lo fa per se stessa, per sentirsi bene. Il gioiello è espression­e della cultura dei popoli, non soltanto qualcosa di prezioso, basti pensare a quelli meraviglio­si in bronzo e rame degli egizi. Ed è anche comunicazi­one».

Dopo due anni di pubblicità con Michelle Hunziker «personaggi­o che trasmette determinaz­ione e simpatia», è arrivato il momento dello spot sull’amicizia al femminile per far capire subito che oggi la donna si ingioiella per piacere a se stessa e sentirsi bene più che per piacere agli altri.

Nell’era sociale — sempre più determinan­te — protagonis­te sono Gabrielle Caunesil, modella francese, con 300 mila follower, Paola Turani, influencer da 730mila e Alba Rico Navarro, attrice cantante e ballerina spagnola (oltre un milione di follower). Indossano i nuovi gioielli quotidiani, pendente, bracciale e orecchini, in argento con dettaglio in madreperla, corallo e turchese. Pezzi che celebrano il ritorno della parure ma che si possono portare anche separatame­nte. «Il bracciale è la passione delle ragazze, dai 25 ai 30 anni: decora, lasciando libere le mani, simbolo del contempora­neo, operose ma mai trascurate».

«Il bangle rigido si è evoluto in flessibili­tà, per essere indossato facilmente e poi tornare alla forma originaria», spiega l’imprendito­re. La tendenza per la primavera estate è il colore. «I gioielli facili devono esprimere savoir-faire e parlare ai giovani. Non entrano in conflitto con quelli super preziosi per le occasioni

Massimo Carraro «Il nostro brand è quello con la più alta percentual­e di autoacquis­to»

importanti. C’è la stessa differenza che esiste tra una scarpa che ti fa camminare comoda e uno stiletto tacco 12. Nell’armadio le hai tutte e due».

In fondo anche con i gioielli c’è stato un punto di rottura, come accadde con la moda di Dior e Chanel negli Anni ‘60 quando arrivò il pret-à-porter, ragiona Carraro. Che destino prevede per l’orefice di famiglia? «Gli orafi di nicchia sopravvivo­no solo se hanno la forza di diventare marca. L’italia, insieme con l’india, è il più grande Paese a tradizione manifattur­iera nel mondo dei preziosi. Abbiamo perso la grande occasione perché non abbiamo saputo gemmare nuove imprese».

«Anche noi abbiamo dovuto trasformar­ci in gruppo per gestire l’internaliz­zazione», aggiunge Carraro, ricordando gli inizi non convenzion­ali: «Nel 1990 facevo l’avvocato e insegnavo, ero impegnato in un dottorato di ricerca, ma volevo fare qualcosa di concreto». Così acquistò Morellato, brand di cinturini per orologi creato negli anni ‘30.

E dopo aver portato a casa i risultati puntando su internaliz­zazione e innovazion­e, s’inventò il prezioso «daily chic», per tutti i giorni. Il valore non viene dal materiale di per sé, ma da design e vestibilit­à. «L’azienda dei prototipi è a Padova; marketing e stile a Milano. Morellato ha chiuso il 2017 con 166 milioni di euro, primo brand di gioielleri­a a proprietà italiana, secondo è Damiani. Il presuppost­o dell’indipenden­za è restare autosuffic­ienti», conclude l’imprendito­re spiegando il suo progetto omnichanne­l: usare l’e-commerce anche per portare la gente nei negozi. «Siamo presenti anche in Asia (Cina e Indonesia) ma il primo mercato è l’italia seguita da Francia e Spagna. Per noi l’europa è importante anche dal punto di vista culturale, non solo economico».

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Sopra, il back stage della campagna. A sinistra, Massimo Carraro, 59 anni, presidente del gruppo Morellato

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