Bethan Laura la «messicana» e le altre storie della Design Week
Avanza con passo marziale. Si guarda intorno e sceglie. La designer britannica Bethan Laura Wood sa il fatto suo mentre individua le stoffe per la sua prima collezione di tessuti. Galeotto fu il Messico, con le vetrate della Basilica di Nostra Signora di Guadalupe.
Da Mexico City a Milano, perché è qui che sarà presentata la collezione realizzata per Moroso. In occasione del Salone del Mobile. Attorno al quale ruota il racconto (compresa la signora Wood) del nuovo numero di «Living», in edicola dal prossimo mercoledì, 11 aprile, al prezzo di 2 euro con il Corriere della Sera.
Si gira intorno alla Design Week (dal 17 al 22 aprile), senza dimenticare che creatività fa rima con sostenibilità. Per esempio, a Milano, si legge a pagina 176, bastano 500 metri quadri per riunire quattro stagioni in un unico posto. È il «Living Nature» del celebre professore del Mit di Boston, Carlo Ratti: vedere per credere al Salone del Mobile.
Seguendo su Gps Living ciò che accade in città, potremmo entrare a Villa Mozart e scoprire che, nell’era del 3D, la manualità non è morta. È il senso della terza edizione di «Doppia firma», a cura del mensile Living e Fondazione Cologni dei mestieri d’arte: 13 opere realizzate da designer e artigiani. E tra le coppie che non scoppiano, a pagina 122, Job Smeets e Nynke Tynagel, ovvero Studio Job, di casa ad Anversa. Se nell’appartamento belga regna uno stile eclettico, a un centinaio di chilometri (Rotterdam) spariscono perfino le pareti. La vede così la designer della cover di Living, Sabina Marcelis, la quale ha sostituito i muri con le tende. Dove arriveremo? Più di una risposta da «Il senso del design» (organizzato da Corriere della Sera, Living e Abitare): incontri tra architetti, chef, blogger e influencer, a Casacorriere (sala Buzzati). Aggiornamenti su living.corriere.it.