«Studiare le essenze è come leggere i classici»
Francis Kurkdjian e la sua «Aqua Celestia»: è il cervello che decide, non il naso
Un alfabeto di 1200 elementi. Questa è la gamma delle note olfattive a disposizione di un creatore di profumi. Un universo misterioso in cui il confine tra odore e visione è molto sottile. A raccontarlo è Francis Kurkdjian uno dei nasi più rinomati al mondo. In occasione della presentazione del suo nuovo profumo «Aqua Celestia» ha tenuto, nell’ambito dei «giovedì della villa», una lezione olfattiva nel suggestivo contesto dell’accademia di Francia di Roma.
Il potere di suscitare emozioni, sensazioni e memorie, fa del profumo un nuovo orizzonte culturale al confine tra materia e sublimazione della bellezza. È il suo momento. I suoi creatori sono alla ribalta della moda, riconosciuti e riconoscibili, pronti a raccontare questa loro occupazione affascinante. Kurkdjan è un «ragazzo» di 48 anni al tempo stesso colto e umile, come specifica più volte: «Non considero il mio mestiere un dono. È un lavoro. Non sto contro vento ad attendere un’ispirazione. Per anni, quando frequentavo i corsi all’isipca — la più importante scuola al mondo di profumeria che si trova a Versailles — apprendevo nove essenze a settimana. È come studiare i classici. Come Picasso, la Gioconda. A comporre è la testa. È il cervello che decide, non il naso».
Dietro un profumo ci sono visioni e immagini che si cerca di restituire in forma di fragranza. Aqua Celestia s’ispira ai dipinti di Rothko, a quel genere di stratificazione di colore. Celestia è, spiega Kurkdjian, «la connessione tra il sé corporeo e quello dell’anima. È un’idea di meditazione». Persegue il tema, caro a Francis, dell’acqua di Colonia, nata in Italia, che era con- siderata anche una medicina da bere. È una fragranza estiva. Verde quindi ma anche dolce, la nota agrumata è quella del lime messicano. Il sentore di menta inglese è zuccherosa, quasi masticabile: «È l’after Eight, un piccolo cioccolatino non appiccicoso» spiega Kurkdjian. Ribes nero e fiori di mimosa rendono Aqua Celestia un velo invisibile che sa di buono. Una camminata nella leggerezza, come quelle parigine alla ricerca di un guardaroba olfattivo non scontato.