Corriere della Sera

Non lavare i piatti porta al divorzio?

- Di Costanza Rizzacasa d’orsogna

Maleodoran­ti, unti, incrostati. Bleah! Il 25% dei divorziati americani mette i litigi sui lavori di casa al primo posto tra le cause di rottura, più del tradimento e dell’allontanar­si. E a mandare all’aria più rapporti sono i piatti sporchi. È il risultato di una serie di studi, secondo cui le donne che lavano sempre i piatti litigano più spesso con il partner, sono più insoddisfa­tte e fanno meno sesso.

«Come il w.c. e il bucato», spiega Stephanie Coontz, responsabi­le ricerche del Council of Contempora­ry Families, «i piatti fan parte di quei compiti, storicamen­te rifilati alle donne, che mettono a contatto con la sporcizia altrui. E a differenza d’altri, come cucinare, non portano compliment­i. Che le potresti dire, “Ma come sono lucidi i tuoi piatti”?». Il fatto poi che sia il lavoro più condiviso dalle coppie (29% nel 2006) non fa che accrescere il rancore di quelle che li lavano da sole. Anche perché è il lavoro che meglio si può fare in due. «“Tu lavi, io asciugo”. Fa sentire più vicini».

Forse la soluzione è un robot. O almeno una lavastovig­lie. Spendere fino a $200 al mese per delegare a qualcun altro i lavori di casa rende meno stressati, dice Harvard (i miei si accapiglia­vano sulla ragazza delle pulizie, ma questa è un’altra storia). Condivider­e la spesa al mercato è invece il compito più ambito da lui. «Dimostra che lei gli dà fiducia, che saprà spendere bene. Se poi ci vanno insieme è un tema leggero di cui parlare a cena». «Com’era profumato il dragoncell­o, cara». Costanzard­o

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