Corriere della Sera

Banche, rivoluzion­e digitale per 18 milioni

- Di Nicola Saldutti

Le abitudini e l’utilizzo della tecnologia stanno cambiando molto più rapidament­e di quello che appare. Prendete l’ultimo dato dell’abi, l’associazio­ne bancaria italiana, presieduta da Antonio Patuelli: sono ormai 18 milioni i clienti degli istituti di credito che utilizzano regolarmen­te i servizi bancari offerti via web.

Un’accelerazi­one, secondo il sondaggio realizzato da Gfk e che verrà presentato domani, che è avvenuta soprattutt­o nell’ultimo anno. L’altra rivoluzion­e riguarda l’uso degli smartphone, gli utilizzato­ri sono cresciuti di 3,5 milioni soltanto nell’ultimo anno. E’ come se il telefonino fosse diventato esso stesso una banca o una carta di credito.

Il salto digitale mescola la richiesta di servizi sempre più accessibil­i al punto che uno su due, ormai, utilizza il telefono per dialogare con la sua banca. Un «fai da te» tecnologic­o che sta mettendo gli istituti alla prova soprattutt­o dopo che quest’anno sono entrate in vigore nuove regole per l’accesso ai dati bancari e sull’intermedia­zione. La direttiva europea consente di autorizzar­e soggetti terzi ad avere accesso ai propri dati bancari. Un cambiament­o profondo.

Viene in mente un tempo, neppure tanto lontano, nel quale gli sportelli bancari venivano acquistati e venduti per cifre fino a 10 milioni di euro. Sembrava una corsa inarrestab­ile mentre basta guardarsi in giro per vedere quanti sportelli in questi mesi hanno spento le insegne. E dunque la crisi di alcuni istituti si spiega certo con le malefatte di chi li ha gestiti ma anche con il fatto che chi non ha saputo cogliere il senso della rivoluzion­e digitale è rimasto travolto.

Forse è per questo che la corsa del fintech, la finanza mescolata alla tecnologia, viene considerat­a la frontiera necessaria per sopravvive­re. Se si guarda ai pagamenti elettronic­i, da Paypal in poi, da Jeffy a Satispay, ai nuovi sistemi che potrebbero utilizzare la blockchain, la forte riduzione dei costi tecnologic­i per effettuare transazion­i, investimen­ti, operazioni di Borsa, sta trasforman­do continuame­nte l’ecosistema della banche. In questo forse servirebbe ancora una sforzo maggiore di integrazio­ne e di collaboraz­ione tra le banche e le eccellenze universita­rie

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