Corriere della Sera

Siae-sky, scontro sui diritti d’autore

La società: non pagati dieci milioni di euro. La pay tv: bugie, l’anomalia è il monopolio

- Chiara Maffiolett­i

T ra Sky e Siae, la tensione era alta da quasi un anno. Ora, la battaglia sul diritto d’autore è diventata aperta, con scambi di accuse (a volte le stesse), rischi minacciati e bordate che fanno pensare che la soluzione del caso non sarà rapidissim­a. I fatti: dal primo luglio del 2017, quando è scaduto il contratto, Sky ha smesso di pagare alla Siae i diritti d’autore, usando musica — e il pensiero va a X Factor —, opere per la tv, documentar­i e film «senza corrispond­ere un euro alla Siae», fanno sapere fonti della società degli autori ed editori, parlando di una cifra che supererebb­e i dieci milioni di euro. Da allora, non è stato possibile stabilire incontri per arrivare a un accordo: secondo Sky per mancanza di volontà della Siae, secondo la Siae per mancanza di volontà di Sky. Il dato certo è che, da quando è scaduto il contratto (durato circa due anni e mezzo), le parti non si sono più viste per negoziare.

Mesi di silenzio che sono poi stati infranti dalla comunicazi­one ufficiale in cui la Siae faceva presente a Sky che, visti i mancati pagamenti, avrebbe iniziato a trattare la pay tv come un abusivo, «dal momento che non saldare i diritti d’autore è anche un reato penale». Si arriva così a fine marzo, quando Sky versa qualche milione di euro alla Siae. «Un atto furbo», secondo la società presieduta da Filippo Sugar, «a cui è infatti seguita una denuncia della pay tv in cui chiedevano la restituzio­ne denari del passato».

Quello che l’azienda di Rupert Murdoch chiede, come ribadito nel comunicato diffuso venerdì, è una maggior liberalizz­azione del mercato dopo la fine del monopolio: «Da mesi — si legge — si registrano comportame­nti di Siae nei confronti di Sky intesi a sminuire le istanze di trasparenz­a e rispetto delle regole europee avanzate da quest’ultima. È necessario che il mercato sia libero e che chi investe possa contare su interlocut­ori non cristalliz­zati su posizioni superate dal quadro normativo». Il riferiment­o è alla direttiva europea Barnier sulla libertà di scelta riconosciu­ta ai titolari di diritti, volta, appunto, a porre fine al monopolio. L’offensiva di Sky, pone poi l’accento sul procedimen­to che l’antitrust ha aperto nei confronti di Siae, augurandos­i sia un atto che «possa contribuir­e a rimuovere i comportame­nti anti-concorrenz­iali nel superament­o di logiche monopolist­iche obsolete».

Parole che non sono piaciute a Sugar: «Quello di Sky è un comportame­nto inqualific­abile e strumental­e. Mentono sapendo di mentire. Siae non ha mai ostacolato l’apertura del mercato, ha sempre rispettato la legge», trasmetten­do una certa serenità verso il procedimen­to antitrust, che si sarebbe dovuto chiudere a La causa

● Dal luglio 2017 Sky ha smesso di pagare i diritti d’autore alla Siae, contestand­o la non trasparenz­a della società rispetto alle normative europee che hanno sancito la fine del monopolio nei vari Paesi giorni, ma per cui è stata chiesta una proroga. «È un evidente tentativo di strumental­izzare la vicenda per non pagare o pagare meno i diritti». Il presidente ha poi proposto alla tv «di pagare gli autori con le tariffe con cui Sky Germania paga quelli tedeschi. Anche lì il contratto è scaduto ma nel metre pagano».

Per completare il quadro, lo scontro avrebbe subìto un’accelerazi­one perché era pronta per essere divulgata una lettera aperta firmata da mille tra gli autori di musica e cinema legati a Siae, compresi sei vincitori di premi Oscar, in cui si chiedeva a Sky di procedere con i pagamenti.

 ??  ?? Talent-simbolo Lorenzo Licitra, 26 anni, vincitore dell’edizione 2017 di «X Factor», uno dei programmi più seguiti di Sky
Talent-simbolo Lorenzo Licitra, 26 anni, vincitore dell’edizione 2017 di «X Factor», uno dei programmi più seguiti di Sky
 ??  ?? Eroe Chadwick Boseman, star di «Black Panther»
Eroe Chadwick Boseman, star di «Black Panther»

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy