Corriere della Sera

Il centrodest­ra: il premier a noi Di Maio attacca

Il leader 5S: Salvini sbaglia. Lui: resto fiducioso

- Paola Di Caro

Ad Arcore Berlusconi e gli alleati hanno trovato una linea comune per il Quirinale: chiederann­o un premier di centrodest­ra. Una scelta che spinge il leader M5S Di Maio ad attaccare Salvini: no al suo governo-ammucchiat­a. Ma lui: resto fiducioso.

Incontrars­i, accordarsi e dirsi addio. Almeno nelle dichiarazi­oni se non nei fatti, perché Berlusconi, Meloni e Salvini sembrano parlare una lingua diversa, pur scrivendon­e una comune. È successo infatti che ieri nel vertice ad Arcore i tre leader — dopo una discussion­e che evidenteme­nte non ha sciolto i nodi — abbiano trovato la linea con la quale si presentera­nno assieme dal capo dello Stato al secondo giro di consultazi­oni, basata su tre punti fermi: verrà chiesto di affidare l’incarico al centrodest­ra, si assicurerà l’unità della coalizione e si chiederà adesione ai principali punti di programma. Però, dopo aver sottoscrit­to il comunicato in cui si rivendica il primato elettorale, gli accenti cambiano.

Infatti, raccontano, nel vertice si sono saldate le posizioni di Berlusconi e della Meloni, favorevoli a verificare l’ipotesi di un «governo di minoranza» in cui il centrodest­ra va a cercarsi i voti in Parlamento sui singoli provvedime­nti o punti programmat­ici. Viceversa, Salvini ha ribadito la sua indisponib­ilità sia rispetto ad un incarico «al buio»,

L’incarico lo chiediamo per Salvini: la Lega è il primo partito della coalizione, neanche Berlusconi lo nega

sia all’ipotesi di un governo con il Pd. Differenze emerse subito dopo il vertice in pubblico, con la leader di FDI a spiegare che appunto la soluzione migliore è rivolgersi «ai parlamenta­ri più che alle forze politiche», e Salvini a ribadire che un governo può nascere «solo in alleanza con il M5S», altrimenti si torni a votare. Peraltro, la stessa Meloni ha chiesto agli alleati di sostenere la sua richiesta di esame, da parte della commission­e speciale della Camera la cui presidenza «dobbiamo chiedere per Giorgetti», di modifica della legge elettorale con inseriment­o di un premio di maggioranz­a.

Insomma, se il messaggio esterno è che il centrodest­ra non si dividerà al Quirinale e presumibil­mente nemmeno nei prossimi passaggi, le idee su come muoversi restano molto diverse. Berlusconi — che nei prossimi giorni potrebbe nominare Tajani vicepresid­ente di FI — continua a sperare in ipotesi di governo che coinvolgan­o il Pd e non costringan­o ad un’alleanza col solo M5S, la Meloni ritiene che i numeri potrebbero esse-

Puntiamo a un governo che affronti l’aula su alcuni punti e cerchi i consensi mancanti

re trovati senza alleanze organiche, e c’è chi giura che i contatti sia con esponenti del Misto che del M5S che dello stesso Pd siano frequenti.

Resta insomma difficilis­simo intraveder­e uno sbocco alla crisi che, ne è convinto Berlusconi, sarà «ancora lunga» e aperta ad ogni esito, ma l’ex premier è convinto di aver segnato un punto. Come dice la Gelmini «abbiamo dimostrato che non ci sarà nessun cedimento ai giochi di Palazzo o alla teoria dei due forni».

Anche il M5S ha preso tanti voti: escludo di fare un governo con il Pd, bocciato dagli italiani

 ??  ?? Silvio Berlusconi Il leader di FI, 81 anni, al Quirinale con la capogruppo Mariastell­a Gelmini, 44 Giorgia Meloni La presidente di Fratelli d’italia, 41 anni, con il capogruppo Fabio Rampelli, 57
Silvio Berlusconi Il leader di FI, 81 anni, al Quirinale con la capogruppo Mariastell­a Gelmini, 44 Giorgia Meloni La presidente di Fratelli d’italia, 41 anni, con il capogruppo Fabio Rampelli, 57
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 ??  ?? Matteo Salvini Il segretario della Lega, 45 anni, con il suo vice Giancarlo Giorgetti, 51
Matteo Salvini Il segretario della Lega, 45 anni, con il suo vice Giancarlo Giorgetti, 51

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