Battaglia delle liste per guidare Tim Carica dei fondi, le mosse di Vivendi
Oggi il primo consiglio dopo l’ingresso di Cdp. Glass Lewis: votate per Elliott
MILANO Con un report corposo, il proxy advisor statunitense Glass Lewis ha dettato la linea per i fondi internazionali. Votare compatti per la lista presentata dal fondo Elliott, in chiave anti francese. Molto chiaro il senso della scelta che ha spinto la società statunitense in questa direzione: «Le proposte di Elliott — scrive l’advisor — offrono l’opportunità di sfrattare gli amministratori che servono chiaramente gli interessi di Vivendi, sostituendoli con nuovi candidati indipendenti che portano esperienza e competenza chiaramente pertinenti all’ambito operativo e alla strategia di Telecom Italia».
Oggi, giorno in cui si riunisce il consiglio di amministrazione, è l’ultimo disponibile per presentare le liste per il rinnovo del consiglio di amministrazione, in vista dell’assemblea del 24 aprile. Vivendi, che con il 23,9% del capitale, è il socio di maggioranza di Tim, ha pronta la sua che, di fatto, ricalca la composizione attuale del cda: Amos Genish, Arnaud de Puyfontaine, Franco Bernabè, Marella Moretti, Frédéric Crépin, Michele Valensise, Giuseppina Capaldo, Anna Jones, Camilla Antonini, e Stéphane Roussel. Anche il fondo Elliott si è preparato per l’appuntamento, con una lista di sei candidati di cui sono già noti i nomi. Ma non esclude l’ipotesi di ampliare la propria rosa. A Luigi Gubitosi, Dante Roscini, Fulvio Conti, Massimo Ferrari, Paola Giannotti e Rocco Sabelli potrebbero aggiungersi altri nominativi. Sembra certa ormai la presenza di Alfredo Altavilla, classe 1963, Chief operating officer per Europa, Africa e Medio Oriente di Fca. Così come quella di Paola Bonomo, consigliera indipendente nel board di Axa. Gli altri papabili, secondo indiscrezioni, potrebbero essere Lucia Morselli, consigliere di Luxottica e Snam e Marina Brogi consigliere indipendente di Salini e Luxottica. Nomi che, nelle intenzioni di Paul Singer, numero uno del fondo Usa, dovrebbero soddisfare le intenzioni di voto dei fondi istituzionali esteri, che rappresentano circa il 53% del capitale Tim. Perché l’incognita sarà anche la posizione di Assogestioni (che detiene l’1,6% del capitale di Tim) che potrebbe presentare una sua lista di minoranza con cinque nomi. C’è stato un tentativo di arrivare ad una lista comune, sfumata per vincoli legati allo statuto e per visioni diverse. Se l’associazione
che riunisce i gestori non dovesse presentare i suoi candidati, l’effetto sarebbe un rafforzamento di Elliott che potrebbe catalizzare sulla propria rosa di candidati un numero di voti sufficiente a sfidare la compagine francese. E ai voti di Assogestioni, potrebbero aggiungersi anche quelli della Cassa depositi e prestiti, decisa ad arrivare al 5% entro il 13 aprile, ultimo giorno per depositare
Giancarlo Giorgetti (Lega) «Non siamo stati consultati ma la finalità di controllo della rete pubblica può essere letta in modo positivo in termini politici»
il proprio pacchetto azionario per poter votare all’assemblea. La Cassa ha ribadito di essere un investitore a lungo termine e di voler tutelare l’interessa strategico della rete. È un’operazione in cui «lo Stato non c’entra», ha sottolineato il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, e che ha comunque ricevuto il beneplacito della politica. Il capogruppo della Lega alla Camera Giancarlo Giorgetti ieri alla trasmissione «Mezz’ora in più» l’ha promossa: «La finalità di controllo della rete pubblica può essere letta in modo positivo in termini politici», anche se poi ha precisato che «nessuno ci ha consultati in merito».
Mosse e contromosse in cui Vivendi potrebbe giocare però un asso facendo ricorso alle carte bollate. Nella riunione di oggi infatti la società potrebbe valutare il ricorso d’urgenza ex articolo 700 contro la decisione dei sindaci di mettere al voto la revoca dei consiglieri Vivendi. Scenario che si potrebbe riproporre il giorno dell’assemblea del 24 aprile. Con il secondo round già fissato per il 4 maggio, giorno nel quale è previsto l’intero rinnovo del board.