Vendetta contro lo stalker della compagna
Salerno, è ai domiciliari ma va sotto casa della ex. Il nuovo fidanzato della donna lo uccide con l’auto
NAPOLI Fabrizio Senatore e Domenico Senatore — 47 anni il primo, 37 il secondo — non erano parenti. Ma si conoscevano e tra loro non correva affatto buon sangue. Il rapporto era pessimo, ma pure quelli che ne erano a conoscenza non immaginavano che la reciproca antipatia potesse sfociare in una tragedia. Come invece è avvenuto l’altra notte, quando Domenico ha travolto Fabrizio con la sua auto, e lo ha trascinato per oltre trenta metri fino ad ammazzarlo. Quando la polizia lo ha fermato ha provato a dare spiegazioni poco convincenti e anche poco convinte, dal momento che ne ha cambiate due o tre. Ma l’ipotesi più concreta è che all’origine di tutto ci sia una questione di donne.
Anzi di una sola donna, che fino a un po’ di tempo fa era la compagna di Fabrizio, ma non era un rapporto sereno, e infatti dopo che lei lo aveva interrotto perché non ne poteva più, lui aveva iniziato a perseguitarla per convincerla a ripensarci, fino a costringerla a presentare una denuncia per stalking costata a Fabrizio Senatore un’ordinanza d’arresto ai domiciliari, che ovviamente gli aveva provocato anche la perdita del lavoro che aveva sempre svolto, quello di autotrasportatore. Nel frattempo la donna aveva iniziato a frequentare l’altro Senatore, Domenico, che di lavoro, invece, fa la guardia giurata. E poiché questa storia avviene in un paese come Nocera Inferiore (in provincia di Salerno), grande ma pur sempre un paese, Fabrizio lo aveva saputo e l’aveva presa malissimo.
L’altra notte, pur avendo l’obbligo di non uscire da casa, ha deciso di andare dove abita la sua ex compagna (tecnicamente è evaso), non si sa se per tentare ancora una volta di parlarle e chiederle di tornare con lui, oppure per cercare di incontrare Domenico Senatore, per una sorta di chiarimento tra uomini. Certo è, comunque, che i due si sono incontrati proprio sotto casa della donna. Come siano andate le cose nei dettagli, soprattutto prima dell’epilogo tragico, stanno cercando di stabilirlo gli uomini del commissariato di polizia di Nocera. Probabile che ci sia stata una discussione, che i toni si siano alzati. Non è ancora chiaro, invece, se Domenico sia stato sempre in auto o se si sia messo al volante in un secondo momento. Quando, cioè, ha innestato la retromarcia e ha puntato su Fabrizio, portandoselo sotto le ruote fino a quando è andato a sbattere contro il muro proprio della casa della donna.
Al volante
Lo ha investito e si è fermato solo quando è andato a sbattere contro il muro