Miliardi di esseri nel nostro corpo: il microbiota siamo noi
Nel numero del supplemento in edicola fino a sabato 14 anche un racconto di Nicola Guaglianone e le analisi sul consumo delle nuove droghe
Non siamo soli. Dentro al nostro corpo miliardi e miliardi di micro-organismi viventi affollano gli organi umani. Nel nuovo numero de «la Lettura», il #332 in edicola fino a sabato 14, i biologi Manuela Monti e Carlo Alberto Redi spiegano come questa popolazione di diverse specie animali (il microbiota) ridefinisca l’identità biologica di un essere umano. E ci porti a confrontarci con il concetto di «conindividuo», che mette in crisi il nostro senso (fino a oggi singolare) del sé.
Si parla ancora di corpo e sensazioni nel nuovo numero del supplemento: mentre Francesca Balocco, Stefano Cappa e Francesco Piccolo riflettono sul rapporto tra organi e sentimenti (con un’analisi su cervello, cuore e anima), Amedeo Feniello ripercorre la storia dell’olfatto e della funzione sociale degli odori. Nell’europa dell’ancien régime, fino al Settecento, lo storico analizza come i miasmi del mondo siano legati alla cultura e all’educazione all’odore, che cambia da un’epoca all’altra e da un gruppo sociale all’altro.
E intorno al tema dell’olfatto Laura Zangarini propone una piccola «biografia» dei fiori. Partendo dal testo di Isabel Kranz, Le parole dei fiori. Un alfabeto della lingua delle piante (traduzione di Francesca Gabelli, in libreria per Bompiani dal 18 aprile), sono proposti dieci esempi (letterari, cinematografici e di opere musicali) in cui i fiori, da American Beauty a Proust, hanno rappresentato un’emozione, traducendo il linguaggio dei sentimenti umani.
Ma le sensazioni del nostro corpo non sempre sono naturali. Gli articoli di Viviana Mazza e Gianni Santucci indagano il problema delle «nuove» droghe che si sono imposte sul mercato: sono i farmaci oppioidi, che negli Usa uccidono 122 persone al giorno. Lo racconta anche l’intervista di Alessandra Coppola all’artista e fotografa Nan Goldin (Washington, 1953) che, dopo una tossicodipendenza (e due overdose) da ossicodone, ha intrapreso una battaglia contro queste sostanze liberamente vendute negli Usa.
Ed è la ricerca delle sensazioni forti che sta alla base dei luoghi del divertimento, come i luna park. Ai parchi più visitati del mondo è dedicata la visualizzazione della settimana, a cura di Michela Lazzaroni. Accompagna il grafico un racconto di Nicola Guaglianone (Roma, 1973), sceneggiatore, tra i vari, di Lo chiamavano Jeeg Robot, (2015, in cui una delle scenecardine è ambientata in un luna park di Roma) che per il nuovo numero scrive un testo immaginato all’interno di un parco divertimenti.
E c’è molto altro nell’inserto in edicola. Un articolo è dedicato a Karl Marx — in occasione dell’anniversario della nascita, duecento anni fa — e al suo pensiero, di cui il sociologo Immanuel Wallerstein rivendica l’attualità nella conversazione con il sociologo Marcello Musto.
E ancora, il reportage di Stefano Bucci racconta la scoperta che è stata fatta nel sottosuolo di Torino durante gli scavi per la realizzazione del nuovo museo Nuvola Lavazza: i resti di una chiesa paleocristiana del IV-V secolo.