Corriere della Sera

Kalinic gol fa passare la paura Ma il pareggio non serve al Milan

Bonucci colpevole L’ingresso del croato è la mossa giusta di Gattuso: segna e raggiunge il Sassuolo

- Arianna Ravelli Milan Sassuolo 1 1 Alessandro Bocci

6 G. Donnarumma Ribatte maluccio un tiro di Politano, poi è lesto di piede a spazzare.

6 Abate Attacca poco, senza errori. 5,5 Bonucci Il Sassuolo non gli crea affanni, almeno fino al gol. Ma l’ammonizion­e è grave: salterà il Napoli. s.v. Romagnoli Regge solo 6’.

6 Rodriguez I primi pericoli li portano gli esterni, lui compreso.

6 Kessie Bene gli inseriment­i, la spinta e la preparazio­ne, male le conclusion­i: prova il gol di petto, invece che di testa. Poi due volte si fa fermare da Consigli.

5,5 Biglia Ordine, ma con lentezza. 5,5 Bonaventur­a Ancora appannato: perde un paio di palle pericolosi­ssime. Gran tiro nel finale. 6 Suso Un cross dietro l’altro, non tutti indovinati, qualche conclusion­e pericolosa. Nella ripresa solo lampi. 5 Cutrone Non riesce a incidere.

6 Calhanoglu Partenza vispa, e quando c’è da tirare non si sottrae. Più pause nella ripresa.

6 Musacchio Sul gol le colpe sono diffuse. Fa sentire il suo peso come torre d’attacco, fa l’assist per il gol. 5,5 A. Silva Movimenti giusti, stop. 7 Kalinic Ne sbaglia uno di testa, gliene riesce un altro molto bello, con una girata in area. Non ci riusciva dal 3 dicembre. Rinascita tardiva?

5,5 Gattuso Il Milan fa la partita, ma oltre la trequarti evapora la concretezz­a. Allora cambia tutto, prova il 3-3-4, ma non funziona granché. Pari inutile. pareggi consecutiv­i per il Milan in campionato: tanti quanti ne aveva ottenuti nelle precedenti 14 gare gol di Nikola Kalinic con la maglia del Milan in campionato: l’ultima rete del croato risaliva a dicembre, al Benevento reti di Matteo Politano in campionato: ha eguagliato il suo record di marcature in una singola stagione di A: 2015-16 e 2016-17 MILANO Fischiato e deriso, Nikola Kalinic finisce il lungo calvario milanista contro il Sassuolo. Il centravant­i triste è la mossa della disperazio­ne, il tentativo di Gattuso di vincere contro il Sassuolo per dare corpo al sogno Champions. Il suo gol non regala i 3 punti, ma serve a riacciuffa­re il pari quando la partita è quasi persa per l’acuto di Politano, lo stesso che otto giorni prima aveva spaventato il Napoli. Kalinic, stavolta, è freddo e puntuale: il suo tiro da centro area, sul lancio di Musacchio, s’insacca sotto la traversa del paratutto Consigli e evita una sconfitta che sarebbe stata beffarda. A mente fredda, però, resta un’occasione sprecata. Il Milan non sa più vincere: due punti nelle ultime tre partite, condite da due soli gol. L’ultimo tiro, al 96’, di Bonaventur­a, esalta ancora il portiere emiliano. Un passo indietro e domenica prossima, contro il Napoli, Gattuso rischia di essere in emergenza in difesa visto che Romagnoli esce dopo appena 6 minuti per un problema alla coscia e Bonucci, ammonito, sarà squalifica­to.

Il Sassuolo, bravo a difendersi, si fa raggiunger­e quando ormai sembra sul punto di fare il colpo grosso. Il pari è il quinto risultato utile consecutiv­o, un altro passettino verso la salvezza. Il Milan, invece, resta lontanissi­mo dalla Champions (7 punti) e deve preoccupar­si di difendere il sesto posto dall’assalto della Fiorentina, arrivata a meno 2.

Il Diavolo gioca un calcio ordinato, quasi scolastico, assegnando a Suso e Calhanoglu, i giocatori con il maggior tasso tecnico, il compito di accendere la partita. L’azione nel primo tempo è costante, anche se non arrembante e soltanto la bravura di Consigli salva la pelle al Sassuolo. Sono otto gli interventi del portiere Pareggio

Il violento sinistro col quale Nikola Kalinic ha pareggiato la rete del vantaggio di Politano: mancavano pochi minuti al 90’ (Ap) emiliano, tre su Kessie, due ciascuno su Calhanoglu e Suso, l’ultimo su Bonaventur­a. Lo 0-0 all’intervallo sta stretto al Milan ma Gattuso, fresco di rinnovo sino al 2021, deve pretendere maggiore incisività, attenzione, cattiveria negli ultimi sedici metri. Cutrone è l’emblema delle difficoltà rossonere in attacco. Il giovane centravant­i si fa sovrastare dall’esperto ex Acerbi, che lo annulla.

Il Sassuolo fa poco. Iachini lo sistema con un 3-5-2 che diventa spesso e volentieri un 54-1 consideran­do che Lirola e Rogerio, gli esterni, si abbassano sulla linea dei difensori e uno tra Politano e Berardi va sempre a dare una mano ai centrocamp­isti. Gli emiliani cercano di chiudere le linee di passaggio milaniste, di raddoppiar­e sul portatore di palla rossonero, di occupare bene il campo. Non riescono però quasi a ripartire. Lo fanno meglio nella ripresa quando Gattuso, nel tentativo di forzare i tempi, osa con una squadra superoffen­siva, facendo saltare gli equilibri. Il tecnico milanista inserisce André Silva al posto di Abate, in una sorta di 3-4-3 che diventa 3-3-4 a seconda della posizione di Calhanoglu, ora centrocamp­ista, ora attaccante. Il risultato della rivoluzion­e gattusiana è che il Milan si scopre e viene colpito. Donnarumma salva su Ragusa e capitola su Politano.

Gelo su San Siro. Kalinic, per una volta, è la salvezza rossonera: sbaglia di testa, ma fa centro di piede sotto la traversa. Il riscatto (parziale) del croato triste. Forse l’inizio di una nuova storia d’amore: quanto forte e completa lo capiremo nelle ultime 7 giornate.

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