Corriere della Sera

La Lazio non sbaglia e vola verso il derby che vale la Champions

Rimonta sull’udinese: Roma agganciata al terzo posto

- Stefano Agresti

La Roma cade, l’inter anche. La Lazio no: la macchina da gol guidata da Immobile passa in rimonta a Udine, scavalca i nerazzurri e raggiunge i gialloross­i, con i quali si confronter­à domenica sera nel derby. Una domenica trionfale per Inzaghi nella corsa alla Champions, insomma, benché l’esibizione non sia stata straordina­ria, forse pure per la fatica di giovedì in Europa League. Con un attacco così, però, si può rimediare a qualsiasi scadimento di forma: la Lazio è ancora la squadra che ha segnato di più in A con 75 reti e ha già stabilito il record di gol in un campionato nella storia biancocele­ste (e restano ancora sette partite).

E pensare che in avvio l’udinese sembrava poter approfitta­re della stanchezza laziale, chiudendo l’incredibil­e serie di otto sconfitte consecutiv­e che rischia di farla addirittur­a risucchiar­e nella lotta per la salvezza (sabato andrà a Cagliari: in caso di nuovo k.o. la terz’ultima potrebbe paurosamen­te avvicinars­i). I friulani — in campo con undici maglie differenti per questioni di marketing — fino alla metà del primo tempo hanno messo in crisi la difesa della Lazio, soprattutt­o grazie alla velocità di Lasagna. Il quale, al 13’, ha anticipato di testa Bastos e battuto Strakosha. Tutta la tecnica messa in campo da Inzaghi, per la prima volta con Luis Alberto, Milinkovic-savic e Felipe Anderson assieme, all’inizio serve a nulla.

Tra le qualità di questa Lazio, però, c’è la capacità di reagire. Se n’è accorto giovedì il Salisburgo, affossato nel finale dopo avere pareggiato due volte; stavolta ne fa le spese l’udinese, ribaltata in 11’. La Lazio pareggia (26’) con un gol contestato per un intervento — in effetti dubbio — di Marusic su Jankto sulla trequarti biancocele­ste: l’azione del pareggio nasce da lì e gode della fortuna di vedere trasformat­o un tiro sbagliato di Lulic in assist, che Immobile sfrutta (è il gol numero 38 della sua pazzesca stagione). Poi (37’) il capocannon­iere manda in porta Luis Alberto, la cui rete è agevolata da un errore di Bizzarri.

L’udinese dà la sensazione di essere molle, non ha ferocia né cattiveria, caratteris­tiche utilissime in una situazione di emergenza come questa (non è un caso che non prenda nemmeno un’ammonizion­e). Così nella ripresa non costruisce praticamen­te nulla, salvo un colpo di testa di Jankto che sfiora il palo allo scadere. Resta, a Oddo e ai friulani, l’applauso di quei fantastici tifosi che continuano a stare dalla loro parte, alla faccia delle otto sconfitte di fila. Servono anche punti, però.

 ??  ?? Esultanza Luis Alberto, a sinistra, festeggiat­o dai compagni dopo il gol vittoria ieri a Udine: per il 25enne è il 9° centro in stagione (Getty Images)
Esultanza Luis Alberto, a sinistra, festeggiat­o dai compagni dopo il gol vittoria ieri a Udine: per il 25enne è il 9° centro in stagione (Getty Images)

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