Terremoto, ricostruite solo 18 case su centomila
Scosse di terremoto di magnitudo 4.6 hanno colpito il Maceratese. A pochi anni dal sisma solo diciotto case ricostruite su oltre centomila. Riaperto il centro polivalente di Norcia.
L’energia nascosta nel sottosuolo dell’area di Macerata è ancora notevole e il sisma di 4.6 di magnitudo che ieri mattina ha scatenato nuove preoccupazioni lo dimostra. Secondo i geofisici dell’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia si tratta di una sequenza innescata ancora dal terremoto dell’agosto 2016 che ha avuto il suo picco massimo nell’ottobre seguente con 6.5 di magnitudo. Dunque sarebbe la coda del fenomeno di allora che, col passare dei mesi, assume livelli diversi. Per tutto il 2017 si è verificata una quarantina di sismi al giorno, diventati 100 quest’anno per poi aumentare in aprile a 140 con due punte di 3.5 di magnitudo (tutte le altre erano rimaste intorno a due). Nel crescendo si è arrivati alla scossa più intensa di ieri e l’area interessata si estende per 1.200 km quadrati. «Sarà necessario molto tempo per tornare alla sismicità naturale tipica degli Appennini — spiega Concetta Nostro dell’ingv —. Dopo il terremoto dell’aquila sono occorsi tre anni per tornare a quel livello».
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