Corriere della Sera

«Fatti passi avanti, diamo tempo agli altri» La fiducia dei 5 Stelle

- di Alessandro Trocino

«Sono stati fatti passi ROMA avanti», dice Luigi Di Maio. E il pendolino delle trattative, dopo un lunedì difficile, torna a volgere apparentem­ente in positivo. In realtà non è chiaro quali siano questi «passi avanti», ma colpisce l’atteggiame­nto positivo dei 5 Stelle, che si apprestano a salire al Quirinale nella seconda tornata di consultazi­oni.

La delegazion­e del Movimento andrà al Colle domani alle 18.30, ultimo tra i partiti a essere ricevuto dal presidente della Repubblica. Una scaletta che è stata accolta molto positivame­nte dal Movimento, come il riconoscim­ento di una sorta di primazia rispetto agli altri, nonostante il centrodest­ra, complessiv­amente, abbia preso più voti dei 5 Stelle (che sono risultati primi solo come lista). L’ordine degli arrivi al Quirinale viene visto come una sottolinea­tura della centralità del Movimento, che resta l’ago della bilancia per qualunque governo si voglia provare a mettere in piedi.

La soddisfazi­one non equivale, però, come si potrebbe pensare, al desiderio di ottenere un preincaric­o dal capo dello Stato. Come spiega in Transatlan­tico Stefano Buffagni: «Preincaric­o? Ma no, non vogliamo mica bruciarci. Finché non c’è una coalizione possibile di governo non avrebbe senso». Parole che rispondono alla linea politica decisa già giorni fa dal Movimento e che non è cambiata.

Ma il tempo corre e la seconda tornata di consultazi­oni non potrà essere un nulla di fatto. Il capo dello Stato Sergio Mattarella probabilme­nte farà sentire, con la sua moral suasion, una pressione sui partiti perché si sblocchi la situazione. E non è escluso che cerchi soluzioni anche al di fuori delle ipotesi fatte finora.

Di Maio si dice tranquillo e anzi si mostra perfino comprensiv­o con gli altri partiti: «Sono molto fiducioso. Le forze politiche hanno bisogno di un po’ di tempo, per quello che sto vedendo. Sia nella coalizione di centrodest­ra sia nel Pd ci sono delle evoluzioni, delle discussion­i in corso, che io rispetto. Noi siamo pronti a firmare il contratto per gli italiani, gli altri hanno bisogno di un po’ di tempo. Glielo daremo, non saremo noi a mettere fretta. L’obiettivo è un governo ben fatto e non tirare a campare».

Di Maio non ha fretta, anche perché bisogna aspettare le elezioni in Molise (22 aprile), e quelle in Friuli (29 aprile), che la Lega spera di vincere. Prima, difficilme­nte si muoverà qualcosa. E lo schema resta quello di un accordo con la Lega. Con due punti fermi, di cui si vedrà la solidità: il premier deve essere Di Maio e Berlusconi non può essere della partita.

Sul primo, in realtà, la speranza è che i 5 Stelle cedano e accettino un terzo nome. Anche per togliere Salvini dall’imbarazzo di essere il secondo. Sul secondo punto, dovrà essere Salvini a decidere se sbarazzars­i dell’alleato, rinunciand­o però così a essere il leader del centrodest­ra, o se insistere nella posizione tenuta finora. In un comizio molisano, Di Maio spiega: «Berlusconi si faccia da parte

Le strategie

Lo schema resta quello di un’intesa con la Lega ma il «secondo forno» con il Pd è aperto

e faccia partire il rinnovamen­to». E ancora: «A Salvini ho detto di scegliere se metterci a un tavolo e decidere di abolire la legge Fornero o restare con Berlusconi».

Nel frattempo, Di Maio continua in una strategia favorevole alla Lega. Il reddito di cittadinan­za non è più così in evidenza, nonostante le urne in Molise siano un’occasione per sfruttarne anche la portata ideologica. E domani nell’elezione del presidente della Commission­e speciale l’asse dovrebbe tenere, con il voto per Giancarlo Giorgetti.

Resta il secondo «forno», il Pd, che dai 5 Stelle giurano essere «assolutame­nte aperto». E resta l’opzione finale, il ritorno alle urne, che non convince Di Maio e i suoi. Ma, naturalmen­te, sovrani saranno i sondaggi, quando si dovrà decidere se tentare un governo o tornare a votare.

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(Lapresse) A TermoliIl candidato premier del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, 31 anni, ieri ha incontrato alcuni imprendito­ri del Molise

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