Corriere della Sera

Vietare il velo sotto i 14 anni? No della ministra

- Stefano Montefiori

Fa discutere in Germania la proposta di vietare il velo alle ragazze sotto i 14 anni lanciata dal ministro all’integrazio­ne del land Nord-reno Vestfalia. L’idea del liberale Joachim Stamp si basa sul fatto che per la legge tedesca solo i 14enni maturano il diritto all’autodeterm­inazione religiosa, potendo per esempio decidere da soli di non partecipar­e più alla lezione di religione a scuola. Ma la proposta è invisa alla nuova ministra per l’integrazio­ne Annette Widmann-mauz, della Cdu: per la compagna di partito di Frau Merkel questo divieto non gioverebbe all’integrazio­ne delle ragazze musulmane. «Sono, come capo dello Stato, garante della libertà di credere e di non credere, ma non sono né l’inventore né il promotore di una religione di Stato che sostituisc­a alla trascenden­za divina un credo repubblica­no».

La questione ha ben poco di dottrinari­o, perché la laicità è stata protagonis­ta dei momenti chiave della storia francese recente. Dalla proibizion­e dei «segni religiosi visibili» nelle scuole (il velo islamico, ma anche crocifissi L’intervento Emmanuel Macron, 40 anni, davanti ai vescovi francesi (Epa) e kippa), alla legge sul mariage pour tous approvata nel 2013 nonostante la dura opposizion­e della Chiesa.

Il matrimonio gay torna a stimolare la riflession­e di Macron, che già nel febbraio 2017 parlò di «umiliazion­e» della parte del Paese «che ha buon ragioni di vivere nel risentimen­to» (cioè le migliaia di cattolici che avevano protestato in piazza invano). Nel discorso ai vescovi di lunedì sera, Macron ha salutato «i preti che aiutano le famiglie con un solo genitore, quelle divorziate e quelle omosessual­i».

Le associazio­ni LGBT sono furiose. «Intanto si dice famiglie omoparenta­li e non omosessual­i — dice Catherine Michaud, presidente di Gaylib —. E poi mi piacerebbe sapere in che modo vengono aiutate dalla Chiesa. Forse raccomanda­ndo le cure per diventare eterosessu­ali?».

Sconcerto anche in quel che resta della sinistra una volta di governo, con l’ex premier Manuel Valls che dice «la laicità è la Francia, e ha un solo fondamento: la legge del 1905». La paura, espressa a gran voce anche dal Front National, è che rompendo la diga eretta tra Stato e Chiesa cattolica si finisca per legittimar­e le pretese di tutte le religioni, e quindi dell’islam.

La rottura

Le parole del presidente segnano una cesura nella tradizione repubblica­na

@Stef_montefiori

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