Vietare il velo sotto i 14 anni? No della ministra
Fa discutere in Germania la proposta di vietare il velo alle ragazze sotto i 14 anni lanciata dal ministro all’integrazione del land Nord-reno Vestfalia. L’idea del liberale Joachim Stamp si basa sul fatto che per la legge tedesca solo i 14enni maturano il diritto all’autodeterminazione religiosa, potendo per esempio decidere da soli di non partecipare più alla lezione di religione a scuola. Ma la proposta è invisa alla nuova ministra per l’integrazione Annette Widmann-mauz, della Cdu: per la compagna di partito di Frau Merkel questo divieto non gioverebbe all’integrazione delle ragazze musulmane. «Sono, come capo dello Stato, garante della libertà di credere e di non credere, ma non sono né l’inventore né il promotore di una religione di Stato che sostituisca alla trascendenza divina un credo repubblicano».
La questione ha ben poco di dottrinario, perché la laicità è stata protagonista dei momenti chiave della storia francese recente. Dalla proibizione dei «segni religiosi visibili» nelle scuole (il velo islamico, ma anche crocifissi L’intervento Emmanuel Macron, 40 anni, davanti ai vescovi francesi (Epa) e kippa), alla legge sul mariage pour tous approvata nel 2013 nonostante la dura opposizione della Chiesa.
Il matrimonio gay torna a stimolare la riflessione di Macron, che già nel febbraio 2017 parlò di «umiliazione» della parte del Paese «che ha buon ragioni di vivere nel risentimento» (cioè le migliaia di cattolici che avevano protestato in piazza invano). Nel discorso ai vescovi di lunedì sera, Macron ha salutato «i preti che aiutano le famiglie con un solo genitore, quelle divorziate e quelle omosessuali».
Le associazioni LGBT sono furiose. «Intanto si dice famiglie omoparentali e non omosessuali — dice Catherine Michaud, presidente di Gaylib —. E poi mi piacerebbe sapere in che modo vengono aiutate dalla Chiesa. Forse raccomandando le cure per diventare eterosessuali?».
Sconcerto anche in quel che resta della sinistra una volta di governo, con l’ex premier Manuel Valls che dice «la laicità è la Francia, e ha un solo fondamento: la legge del 1905». La paura, espressa a gran voce anche dal Front National, è che rompendo la diga eretta tra Stato e Chiesa cattolica si finisca per legittimare le pretese di tutte le religioni, e quindi dell’islam.
La rottura
Le parole del presidente segnano una cesura nella tradizione repubblicana
@Stef_montefiori