«Il gioco dei “revisori” del Risorgimento nel Sud»
Caro Aldo, la sua denuncia sul Risorgimento del Sud condannato all’oblio è purtroppo una realtà. Mentre al Nord fioriscono iniziative per ricordare il Risorgimento, non altrettanto avviene al Sud dove anche gli intellettuali dimenticano la lezione storica di meridionalisti come Settembrini, Fortunato, Salvemini e Croce che mai misero in discussione l’unità spirituale e culturale degli italiani. Tra le iniziative, ad esempio, in Lombardia cito quella del Comune di Curtatone e Montanara che celebra quest’anno con un convegno, una mostra e altre attività il 170° anniversario della battaglia dove combatterono fianco a fianco volontari toscani e napoletani. Al Sud, viceversa, attecchiscono fenomeni di «contro storia». I «revisori» dimenticano che i primi moti avvennero proprio in Meridione e grande fu il contributo del Sud in tanti momenti. Da citare pure il contributo di alcune eroine meridionali del Risorgimento: Enrichetta di Lorenzo, compagna di Carlo Pisacane, Enrichetta Caracciolo, seguace di Garibaldi e Antonietta De Pace, attiva nella Liberazione di Roma. Lungi dal riscattare il Meridione dalla sua presunta inferiorità basata su una conquista dei Savoia, questo sporco «gioco» lascia impunite le vere cause del degrado che si trovano, forse, nell’immobilismo delle classi politiche che si sono succedute fino ai nostri giorni, veramente ostili al riscatto del Meridione. Maria D’arconte