Produzione industriale, il secondo calo in due mesi
In febbraio l’indice destagionalizzato della produzione industriale registra un calo dello 0,5% rispetto al mese precedente, mentre, corretto per gli effetti del calendario, aumenta del 2,5% rispetto a febbraio 2017. Si tratta della seconda contrazione consecutiva (in gennaio l’indice era diminuito dell’1,8%) e per gli analisti il dato diffuso dall’istat rappresenta una sorpresa: le attese erano al contrario per un rimbalzo dello 0,8%. L’output, è stato sottolineato in particolare da Intesa Sanpaolo, non si contraeva per due mesi di fila da maggio-giugno del 2016.
In febbraio l’unico tra i principali raggruppamenti industriali a mostrare un aumento della produzione è l’energia (pari all’8,1% mensile rispetto a un calo del 6,9% precedente). Particolarmente colpiti sono i beni di consumo non durevoli, che registrano una flessione del 2,5% rispetto a un aumento dell’1,1%. Tutti i comparti manifatturieri frenano con l’eccezione del farmaceutico, che invece accelera dell’11,2% su base annua. Sempre secondo quanto rilevato dagli analisti di Intesa, il calo di febbraio segnala poi che l’industria potrebbe contribuire negativamente al valore aggiunto a inizio 2018 (per la prima volta da quasi due anni). Di conseguenza il Pil nel primo trimestre potrebbe rallentare su base congiunturale, anziché riguadagnare velocità come atteso in precedenza.