Corriere della Sera

Non sa vendere lo Chagall rubato Dopo trent’anni lo porta alla polizia

«Otello e Desdemona» era stato sottratto dalla casa di un gioiellier­e a New York

- (Afp)

Il furto

● Nel 1988 il gioiellier­e Ernest Heller denunciò la scomparsa dal suo appartamen­to dell’upper East Side di un’opera di Chagall: «Otello e Desdemona»

● Il ladro, che lavorava nel palazzo del gioiellier­e, non era stato in grado di vendere il quadro e l’aveva affidato a un conoscente, anche lui incapace di piazzarlo, non potendo certificar­ne la provenienz­a. Dopo 30 anni, caduto in prescrizio­ne il furto, l’ha consegnato all’fbi

Ci sono i ladri d’opere d’arte improvvisa­ti che non riescono a rubare i quadri che vorrebbero, quelli che riescono a rubarli ma li danneggian­o durante il furto (conservand­oli male o sempliceme­nte avvolgendo­li nel verso sbagliato durante la fuga), e quelli che non riescono a rivendere la refurtiva. Il caso del furto di «Otello e Desdemona» (1911) di Marc Chagall, avvenuto trent’anni fa e appena risolto, è un po’ un riassunto di (quasi) tutte le cose che un ladro d’opere d’arte non dovrebbe fare, il dizionario dei luoghi comuni del ladro dilettante. Fortunatam­ente: visto che il quadro è salvo e verrà prossimame­nte messo all’asta (i proprietar­i sono nel frattempo morti, e avevano comunque incassato i soldi dell’assicurazi­one) con ricavato devoluto in parte in beneficenz­a e in parte alla compagnia assicurati­va.

Scomparso nel 1988 dall’appartamen­to newyorches­e (nel quartiere dei ricchi di una volta, l’upper East Side) del gioiellier­e Ernest Heller e della moglie Rose, lo Chagall è rimasto fino all’anno scorso nascosto in una soffitta del Maryland, poco lontano da Washington: il ladro — per l’fbi, che non ha diffuso il nome, lavorava nel palazzo dove vivevano gli Heller — non era mai riuscito a venderlo e si era rassegnato a affidarlo a un conoscente (che aveva, secondo gli investigat­ori, conoscenze nel mondo del crimine organizzat­o). Vari tentativi di vendere il dipinto a galleristi si erano ovviamente scontrati con l’impossibil­ità, da parte del ladro, di certificar­ne la provenienz­a.

Ecco così il quadro nascosto in una cassa di legno, in una soffitta del Maryland, perché neanche il conoscente del ladro era riuscito a piazzarlo (e, anzi, diffidava del ladro: temeva che non gli pagasse la commission­e pattuita in caso di vendita). In questo quadro vagamente da «Soliti ignoti» alla fine il ricettator­e sfortunato si è rassegnato a consegnare il dipinto di Chagall al Fbi (i federali indagano anche, nel vasto portfolio di crimini loro affidati, sui grandi furti d’arte). Il ladro? I trent’anni passati dal giorno del furto gli garantisco­no la prescrizio­ne almeno per quel reato, così «Otello e Desdemona» finirà all’asta: a

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Il quadro «Otello e Desdemona» è un’opera giovanile (e minore) di Chagall, dipinto nel 1911 milioni di euro la quotazione record di un quadro di Chagall: si tratta di «Les Amoureux» dipinto nel 1928 in omaggio all’amata Bella Rosenfeld e alla Francia,...

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