Talk, laboratori, un’installazione per capire il senso del design
L’agenda
● Martedì 17 aprile alle ore 15 anteprima con il workshop di Corepla sul ruolo strategico che i materiali plastici stanno assumendo nell’era dell’economia circolare e nell’immaginario collettivo: come avvenne 50 anni fa col design di massa. Alle 18 inaugurazione: una conversazione con il grande architetto americano Steven Holl e «Table Vivant», l’installazione dei videomaker milanesi Masbedo. Mercoledì 18 aprile alle 10.30 «Le sfide dell’architettura», alle 18 «Dare forma al talento», alle 19.15 «Le geografie del design». Giovedì 19 alle 17 «L’automobile del futuro è già qui», alle 19.15 «Comunicare è questione di design». Venerdì 20 aprile alle 18 «La lezione di Achille Castiglioni», alle 19.15 «Quanto è verde la città». Sabato 21 alle 18 «Design e mestieri d’arte, la strana coppia», alle 19.15 «Il piacere condiviso della cucina», domenica 22 aprile alle 15 «Il design che promuove l’innovazione sociale», alle 17 il gran finale «Nuovi punti di vista sulla design week» con gli influencer Elena Braghieri, Stefano Cavada, Simple Flair e lo scrittore e poeta Guido Catalano. D al 1904 il palazzo del Corriere della Sera, nel cuore di Brera, è un punto di osservazione privilegiato della città e del mondo. Qui si sono vissute pagine esaltanti e alcuni momenti drammatici della nostra storia. Negli ultimi anni il Corriere è diventato sempre di più anche un salotto nel quale accendere il dibattito delle idee. E questo grazie all’intensa attività nella sala Buzzati, il terreno d’incontro con il pubblico, non soltanto con i nostri lettori. Casa Corriere. E questa casa ora apre le porte al design nella settimana più intensa e frizzante di Milano. Un ricco calendario di conversazioni, incontri e laboratori che ruotano attorno a una parola-totem: design.
Ma che senso ha il design?, ci siamo chiesti provocatoriamente. E così abbiamo deciso di intitolare questo ciclo «Il senso del design». Che di sensi ne ha tanti, tantissimi. Si parte dall’arredamento, dal mondo dell’abitare e degli oggetti, cioè da quella creatività legata al Salone del Mobile da cui prende origine e si sviluppa ogni iniziativa in giro per la città; e si finisce per invadere il campo dell’automobile, dell’artigianato, della cucina, fino ad arrivare a scenari ambiziosi, l’ecologia, le smart cities, persino l’innovazione sociale. Insomma, una parola tutt’altro che vuota; al contrario, un chiavistello per aprire molte porte della nostra società in forte evoluzione.
Il Corriere e Rcs da sempre cercano di captare e di raccontare questi cambiamenti. Con le riviste Living e Abitare e, sul quotidiano, nelle pagine della sezione Tempi liberi e nei supplementi speciali. Queste tre anime si sono unite per il palinsesto che vi proponiamo.
Ci piace che ad aprire il ciclo, martedì 17 aprile, Protagonisti
1 L’architetto Steven Holl (17 aprile), 2 Giulio Iacchetti, industrial designer (18 aprile) 3 Luisa Bocchietto presidente WDO (18 aprile) 4 Chris Bangle, car designer (19 aprile) 5 Carlo Ratti del Senseable City Lab di Boston (18 aprile) 6 Andrea Pezzi di Gagoo Group (19 aprile) 7 Constance Gennari di The socialite family (19 aprile) 8 Marco Balich, direttore artistico e produttore olimpico (19 aprile) 9 Stefano Boeri, presidente Triennale (20 aprile) 10 Davide Oldani, chef (21 aprile) 11 Maria Grazia Mattei di Meet the Media Guru (21 aprile) 12 Guido Catalano, scrittore e poeta (22 aprile)
L’impegno editoriale Corriere sia un architetto di fama mondiale, Steven Holl, che progetta edifici sostenibili, «porosi», cioè permeabili a ogni sollecitazione della citta, e (incredibilmente) orizzontali; perché ci svelerà una sorprendente anima artistica che si traduce negli acquerelli con i quali progetta le sue costruzioni, alcuni dei quali saranno esposti alla galleria Jannone. «Sono la prima cosa che faccio al mattino, ascoltando buona musica e bevendo tè verde», ha raccontato a Silvia Botti in un’intervista che uscirà sulle pagine dello speciale gratuito del Corriere (80 pagine), in uscita proprio martedì, per il quale Holl ha realizzato appositamente la copertina. E il suo racconto quel giorno stabilirà una dialettica con la narrazione che scorrerà sugli schermi di «Table Vivant», la video installazione artistica del duo Masbedo, opera presente all’ingresso di sala Buzzati per tutta la Design Week, anche questa realizzata per la manifestazione.
Il design come terreno di sperimentazione di nuove forme di sostenibilità: è quanto spiegherà Carlo Ratti, direttore del Senseable City Lab di Boston, che per il Salone ha ideato «Living Nature» la struttura delle quattro stagioni. Il rapporto tra città e natura sarà al centro anche nell’incontro con Stefano Boeri, neo presidente della Triennale, la paesaggista Jana Crepon, il designer Matteo Ragni. Un confronto tra metodi di insegnamento del design è quello tra due istituti prestigiosi, il Politecnico di Milano e l’ecal di Losanna, «arbitri», il designer Giulio Iacchetti e l’architetto Francesco Fresa.
L’automobile del futuro è già qui? Chris Bangle, guru del car design, lo dimostrerà arrivando in sala Buzzati con il prototipo della sua Reds, mentre Carlo Colombo spiegherà le contaminazioni tra automotive e interior design. Come cambia la comunicazione del design? Un popolare ex vj Andrea Pezzi, da tempo imprenditore di successo nel digitale, ne parla con Marco Balich, re dell’«artainment» e con Constance Gennari, anima del sito The socialite family. Luisa Bocchietto, a capo del Wdo (World Design Organization), ci parlerà della nuova geografia del design, non solo territoriale ma anche disciplinare in un incontro che toccherà i temi dell’economia circolare e dell’etica sociale. Patricia Urquiola rende omaggio ad Achille Castiglioni e alla sua creatività ironica. Come racconta nel nostro speciale a Francesca Taroni la figlia Giovanna, anche lei presente in sala Buzzati «con una valigetta alla Mary Poppins» contenente alcuni degli oggetti che avevano ispirato il padre. La felice alleanza tra design e artigianato, un sodalizio rinsaldata negli ultimi anni in nome del «fatto bene» che contraddistingue la creatività italiana, viene raccontato dalla Fondazione Cologni per i Mestieri d’arte; mentre lo chef Davide Oldani, Daniele Lago e il club Ma’ Hidden Kitchen saranno i testimoni del fenomeno della social kitchen.ma a che serve il design in una società iperconnessa e iper tecnologica? É la domanda che affrontano tre grandi esperti dell’era digitale, Ezio Manzini, John Thackara e Maria Grazia Mattei. Una traccia di risposta: non servirà a risolvere i problemi ma a sviluppare nuove idee e nuovi servizi.
Un programma così denso, meritava un finale poetico. Magari anche ironico e un po’ surreale. É quello che ci riserverà domenica pomeriggio il popolarissimo Guido Catalano con alcune riflessioni dopo aver peregrinato tra le mostre e gli eventi del Fuorisalone. Il senso (o il verso) del design.