La linea
● Per il governo italiano, con le parole del premier Paolo Gentiloni, l’azione «mirata e motivata» contro l’uso di armi chimiche, «non può e non deve dare inizio a un’escalation»
● Ieri Gentiloni, a metà mattinata, ha esplicitato la posizione del nostro Paese sul blitz in Siria. Gentiloni, che nella notte era stato informato dell’attacco e aveva seguito gli sviluppi in contatto con le cancellerie europee, ha parlato dopo aver sentito il capo dello Stato Sergio Mattarella
● Il governo ha confermato una linea non interventista, una posizione che vede d’accordo i principali partiti. La linea, su cui il premier riferirà martedì alle Camere, era stata definita nei giorni scorsi in asse con la cancelliera tedesca Angela Merkel. Palazzo Chigi conferma la «forte» alleanza con gli Stati Uniti e definisce «motivato» l’attacco alle basi di fabbricazioni di armi chimiche, ma a differenza di Londra e Parigi sceglie di non intervenire e non far partire gli attacchi dalle basi situate nel nostro Paese